50 incubatrici per salvare i neonati della Siria

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20/05/2013

Yaman, 5 giorni di vita, si stiracchia a lungo all'interno dell'incubatrice, mentre sua mamma e la sorellina lo guardano con un misto di felicità e ammirazione attraverso la vetrata dell'unità in cui è ricoverato, nell'ospedale di Damasco.

Yaman è sotto molti punti di vista una tra le più piccole speranze della Siria, in mezzo al turbine di violenza che ha devastato tanti ospedali come questo, e mietuto decine di migliaia di vittime

La mamma di Yaman resta in attesa di poterlo allattare al seno, per garantirgli il miglior alimento per questo inizio di vita. Nell'incubatrice accanto riposa una neonata. Sia lei che Yaman sono in buone condizioni, ma hanno bisogno della protezione dell'incubatrice per riprendersi rispettivamente da un problema respiratorio e da una lieve infezione.

Fino al mese scorso in tutto l'ospedale c'erano soltanto 4 incubatrici, ben meno di quante ne fossero necessarie.

L'UNICEF ha fornito incubatrici alle Organizzazioni non governative (ONG) in tutta la Siria, per salvare la vita di molti altri bambini come Yaman: 3 unità sono state consegnate all'ospedale di Damasco, altre 2 ad Aleppo e una a Homs. Ma sono ben 44 le altre incubatrici che saranno distribuite a centri sanitari pubblici e privati sparsi in tutto il territorio siriano.

«Queste macchine arrivano giusto in tempo» ci dice il dottor Wisam Baraki, specialista in neonatologia. «Prima dovevamo adagiare i neonati su letti e i genitori dovevano somministrare loro l'ossigeno con le mascherine.»

«L'incubatrice è un'attrezzatura sanitaria salva-vita per i bambini nati con complicazioni, soprattutto se di tipo respiratorio» spiega il dottor Iman Bahnasi, specialista dei programmi sanitari dell'UNICEF Siria. «In tempi come questi, dove molte strutture sanitarie sono state bombardate o saccheggiate, le nuove incubatrici sono di importanza cruciale».

La violenza del conflitto siriano non accenna a cessare. Degli 88 ospedali pubblici, meno della metà sono ancora funzionanti: 27 sono stati distrutti, 21 sono lesionati e lavorano solo parzialmente. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che anche il 10% degli ambulatori e delle cliniche sia stato danneggiato dai combattimenti.

L'UNICEF e le organizzazioni partner stanno offrendo assistenza umanitarie in tutto il paese, con particolare impegno sul versante sanitario, di vitale importanza per i bambini e per le loro famiglie. 

Nel 2013, l'UNICEF ha finanziato 50 team sanitari mobili nei 12 governatorati in cui è suddivisa la Siria, e uno centrale, nella capitale Damasco. Grazie a questi team 60.700 bambini hanno potuto ricevere visite mediche.

Per maggiori informazioni sull'azione dell'UNICEF in Siria e per contribuire con una donazione: www.unicef.it/siria.

Come puoi aiutare i bambini nella Siria 

 Anche tu puoi contribuire a salvare la vita dei bambini con una donazione online oppure con uno degli altri modi per donare:

bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, specificando la causale “Emergenza Siria”  
carta di credito online sul nostro sito oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000
bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Siria"
- donazione presso il Comitato UNICEF della tua città (trova qui quello più vicino a te)

20/05/2013

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