A Natale adotta una Pigotta, la bambola che salva la vita ai bambini
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Da 15 anni, ogni Natale la Pigotta, la bambola di pezza dell’UNICEF, “scende” nelle piazze italiane per combattere la mortalità infantile.
Oltre 1 milione di bambini dei paesi più poveri del mondo, sono stati salvati, ma c’è ancora molto da fare.
Anche quest’anno la Pigotta torna in particolare il 20 e 21 dicembre in quasi 500 piazze di tutta Italia insieme a migliaia di volontari dei comitati provinciali per l’UNICEF per sostenere i progetti UNICEF salva-vita per milioni di bambini.
“La Pigotta è la bambola di pezza che vale una vita. Chi adotta una Pigotta, si prende cura di un bambino, che potrà ricevere kit di aiuti necessari per sopravvivere: medicinali e assistenza per la salute materna e infantile, vaccini contro le principali malattie killer, zanzariere che proteggono dalla malaria”- ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera-
Dal 1990 il tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni è stato ridotto di circa il 50% – dai 12,6 milioni del 1990 ai 6,3 milioni del 2013. Ma ancora 17.000 bambini muoiono ogni giorno per cause prevenibili.
Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra; oggi sono le bambole dell’UNICEF. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni, centri anziani di tutta Italia, ma anche nelle carceri.
Ogni Pigotta è diversa e “unica” e può essere adottata con un contributo minimo di 20 euro all’UNICEF.
Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, riceverà kit salvavita.
Poche settimane fa, al Festival Internazionale del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco di “Lucca Comics and Games”, sono state presentate le “Rat-Pigotte”, speciali Pigotte disegnate appositamente per l’UNICEF dal famoso fumettista Leo Ortolani, che riprendono in parte l’immagine di “Rat-Man”, il suo personaggio più conosciuto. Le “Rat-Pigotte” sono state realizzate a mano da 20 gruppi di volontarie UNICEF di tutta Italia e da 5 gruppi dell’AUSER Toscana, con il quale UNICEF ha da poco firmato un protocollo d’intesa.
Quest’anno l’UNICEF ha deciso anche di “fare un censimento” di tutte le Pigotte che in 15 anni sono state “adottate”. Con l’hashtag #ioelamiapigotta l’UNICEF Italia invita tutti i suoi sostenitori a farsi scattare una foto o a scattarsi un selfie speciale con o della propria Pigotta e a condividerla sui canali social: cercando su Facebook la pagina UNICEF Italia (http://www.facebook.com/UNICEF-Italia) è possibile inviare la foto, insieme ad un breve testo. E’ possibile anche condividere le foto su Instagram con gli hashtag #ioelamiapigotta e #unicefitalia.
Scopri il mondo della Pigotta sul sito dedicato dove troverai anche le piazze più vicine a te e i giorni in cui potrai adottare la tua Pigotta.