A Venezia una serata dedicata al progetto "Bambine non spose"
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Venezia, 28 settembre 2017 – Martedì 3 ottobre, a Venezia, presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro (Santa Croce 2076) alle ore 19, la Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) e l'UNICEF Italia organizzeranno "Bambine, non spose”, una serata per conoscere e sostenere il progetto dell’UNICEF «Giovani imprenditrici» in Bangladesh.
Ospite dell’evento sarà la nota atleta paralimpica e conduttrice televisiva Giusy Versace, alla presenza della Presidente della Fondazione MUVE Mariacristina Gribaudi, del Direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera e della Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano.
L’iniziativa s’inserisce nell'ambito del progetto culturale «Venezia Città delle Donne», lanciato lo scorso anno dalla Fondazione MUVE per promuovere, attraverso suggestioni e momenti di approfondimento, una più ampia riflessione sul ruolo attuale della donna.
«Con questo appuntamento dedicato a un problema di estrema attualità come quello delle spose-bambine prosegue la prestigiosa collaborazione tra Fondazione MUVE e UNICEF, avviatasi proficuamente lo scorso anno con l’adozione dei ‘Baby Pit Stop’ in tutti i musei, per la promozione di iniziative di grande sensibilizzazione» dichiara la presidente del MUVE Mariacristina Gribaudi.
«I matrimoni precoci in Bangladesh rappresentano un fenomeno talmente comune da far classificare il paese al primo posto per matrimoni contratti da bambine sotto i 15 anni.Per questo motivo è fondamentale intervenire per fermare immediatamente questo fenomeno» sottolinea Paolo Rozera, direttore dell’UNICEF Italia.
«Ringraziamo la Fondazione MUVE per il prezioso sostegno in favore di tante bambine ‘invisibili’, nella speranza che possano cominciare a scrivere da sole il proprio futuro».
Il progetto
Il Bangladesh è uno dei Paesi più densamente popolati e più poveri al mondo, e 56 dei suoi 160 milioni di abitanti sono bambini e ragazzi.
Nonostante l’età legale per contrarre matrimonio sia fissata a 18 anni per le ragazze e a 21 per i maschi, una bambina su tre in Bangladesh si sposa prima dei 15 anni – di queste, il 2% addirittura prima degli 11 anni e il 60% diventa madre ancora minorenne.
Il progetto dell’UNICEF “Giovani imprenditrici” punta a favorire un cambiamento comportamentale e sociale per fermare i matrimoni precoci.
Da anni l’UNICEF eroga finanziamenti per le ragazze adolescenti tra i 15 e i 18 anni di 15.000 taka (circa 185 euro) per avviare o consolidare piccole attività imprenditoriali.
Le ragazze che ricevono questi finanziamenti entrano anche a far parte di un "club" di adolescenti.
Nel confronto con le loro pari, queste ragazze si rendono protagoniste nelle decisioni che riguardano la loro vita, e diventano anche modelli per le loro comunità e per gli altri adolescenti.
Baby Pit Stop
A seguito della firma di un protocollo di collaborazione con l’UNICEF Italia, la Fondazione Musei Civici di Venezia ha realizzato in pochissimo tempo, in ognuna delle 11 sedi museali gestite dalla Fondazione, dei “Baby Pit Stop”: spazi promossi dall'UNICEF nei quali le mamme possono allattare, cambiare il pannolino e prendersi cura del proprio bambino.
Alla serata del 3 ottobre “Bambine, non spose”, resa possibile grazie a Rosa Salva, Tecnoluci, CNS e Liceo Marco Polo, seguirà una visita guidata riservata alla collezione del Museo e alla mostra ‘David Hockney. 82 ritratti e una natura morta’.