Afghanistan, nel 2018 triplicati gli attacchi contro le scuole
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28 maggio 2019 – In Afghanistan tra il 2017 e il 2018 gli attacchi contro le scuole sono triplicati, passando da 68 a 192. È la prima volta dal 2015 che questo dato è in aumento.
«L’istruzione in Afghanistan è sotto attacco» afferma Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell'UNICEF. «Gli attacchi insensati contro le scuole, l’uccisione, il ferimento e il rapimento di insegnanti e le minacce al mondo dell'istruzione stanno distruggendo le speranze e i sogni di un’intera generazione di bambini.»
Il conflitto in corso e il rapido deterioramento delle condizioni di sicurezza nel paese hanno lasciato più di 1.000 scuole chiuse alla fine dello scorso anno. In questo modo, a mezzo milione di bambini è stato negato il diritto all'istruzione.
Uno dei motivi dell'aumento degli attentati contro le strutture scolastiche è stato il loro impiego come centri per la registrazione elettorale e seggi per le elezioni politiche dell'ottobre 2018.
In Afghanistan circa 3,7 milioni di bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni – pari a quasi metà della popolazione del paese in età scolare – sono esclusi dal sistema scolastico.
Crescente insicurezza, alti tassi di povertà e persistenti discriminazioni di genere hanno causato nel 2018 un incremento nel tasso di dispersione scolastica, per la prima volta dal 2002. Circa il 60% degli alunni fuori dalla scuola sono bambine e ragazze.
L’UNICEF sta lavorando con il governo afgano e con gli altri partner per fornire istruzione informale e programmi di recupero scolastico incentrati sulle comunità.
Tra queste misure è previsto l’utilizzo di case ed edifici della comunità per le lezioni, aiutando così a ridurre i rischi legati all’insicurezza nell'andare o tornare da scuola.
Mentre oggi in Spagna ha inizio la Terza Conferenza Internazionale sulle Scuole Sicure, l’UNICEF chiede di porre fine agli attacchi contro le scuole e fa appello alle parti in conflitto affinché i luoghi dell’istruzione siano protetti durante le guerre.