Lake (UNICEF): chi ha una coscienza condanni gli autori del raid sul convoglio umanitario di Aleppo
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20 settembre 2016 - «Tutti coloro che hanno una coscienza devono condannare l'attacco a un convoglio umanitario ad Aleppo, che ha ucciso e ferito diversi operatori umanitari.
Il convoglio inter-agenzie trasportava aiuti umanitari di cui hanno disperato bisogno decine di migliaia di persone in condizioni di estrema difficoltà.
Alcuni camion che trasportavano aiuti sanitari, nutrizionali, idrici e igienici dell'UNICEF sono stati gravemente danneggiati durante l'attacco.
Questi aiuti erano stati approntati per bambini che hanno già sofferto oltre cinque anni di guerra. Cinque anni di insensibile disprezzo per la loro vita, il loro benessere e il loro futuro.
La nostra più profonda solidarietà va alle famiglie delle persone uccise in questo attacco senza cuore, e i nostri pensieri sono per tutti coloro che sono rimasti feriti.
Questi eroi hanno rischiato la vita - e alcuni di loro l'hanno perduta - mentre lavoravano per salvare gli altri in una catastrofe umana che è andata avanti per troppo tempo, ed è costata già troppo vite umane.
Vogliamo onorare il loro lavoro nel modo migliore continuando a portare aiuto agli oltre 6 milioni di bambini e alle loro famiglie che in Siria hanno un disperato bisogno di assistenza.
Chiediamo ancora una volta a tutte le parti in conflitto di rispettare i loro obblighi, ai sensi del diritto umanitario internazionale, a proteggere i civili e le infrastrutture civili e facilitare un accesso duraturo, incondizionato e senza ostacoli ai civili che hanno un disperato bisogno di soccorso, in ogni parte della Siria.»
(dichiarazione di Anthony Lake, direttore UNICEF)