L'azione dell'UNICEF per i bambini di Beirut colpiti dalla tragica esplosione
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Al momento siamo al corrente di almeno 3 bambini uccisi e altri 31 per i quali è stato necessario il ricovero in ospedale.
Le organizzazioni nostre partner riferiscono di circa un migliaio di bambini feriti: alcuni di loro erano rimasti inizialmente separati dalle proprie famiglie e successivamente sono stati ricongiunti ad esse. Solamente due sono tuttora separati dai genitori e sono assistiti da altri parenti.
Acqua
Tuttavia, molte famiglie non hanno accesso all'acqua potabile a causa di danni ai collegamenti tra le stazioni idriche e gli edifici e all'interno degli stessi immobili.
Il cluster umanitario "Acqua e Igiene", coordinato dall'UNICEF, ha analizzato 558 edifici sui 3.000 che si stima siano stati colpiti. Di questi, 135 sono risultati privi di acqua corrente.
Istruzione
L'azione umanitaria dell'UNICEF
Ad oggi questa struttura ha prestato assistenza a 675 tra bambini e genitori: altre tre strutture analoghe sono in corso di allestimento entro questa settimana.
Grazie al quantitativo di vaccini fatti arrivare in Libano già il 7 agosto, stiamo garantendo la vaccinazione antitetanica in via precauzionale per tutti i feriti.
Sono in arrivo ingenti quantitè di dispositivi di protezione individuale (DPI) per la lotta al COVID-19, il cui primo carico è atteso domani all'aeroporto di Beirut:
3,5 milioni di mascherine chirurgiche
17.370 maschere filtranti tipo N95
2,6 milioni di paia di guanti sterili;
124.810 camici
migliaia di visiere, tute, copriscarpe, copricapo e occhiali.
Stiamo inoltre distribuendo acqua potabile ai lavoratori del porto e ai soccorritori, e con autocisterne stiamo rifornendo i tre punti di soccorso della Croce Rossa libanese che prestano assistenza sul posto.
Le organizzazioni nostre partner hanno distribuito acqua, kit per l'igiene personale e per la prevenzione delle infezioni, kit per neonati alle famiglie nei rifugi temporanei.
Stiamo fornendo scorte di cloro all'autorità idrica EBLM per disinfettare le scorte di acqua nelle prossime due settimane.
L'UNICEF Libano ha mobilitato più di 300 giovani volontari per aiutare a pulire, cucinare, distribuire cibo e acqua e fare piccole riparazioni nelle case e nei negozi. Grazie alla loro azione, sono state raggiunte fino ad ora circa 14.000 famiglie.
«Scuole, ospedali e infrastrutture dovranno essere rimesse in funzione quanto prima» ha affermato Marixie Mercado, portavoce dell'UNICEF, nel suo briefing di oggi a Ginevra. «Dovremo inoltre prevedere sussidi economici immediati per le famiglie colpite, per i soccorritori e per il personale sanitario in prima linea nella risposta a questa crisi.»
Lo scorso 7 agosto l’UNICEF ha lanciato un appello umanitario preliminare per 8,25 milioni di dollari per assicurare i primi aiuti. L’UNICEF sta aggiornando l'appello alla luce delle nuove stime, con un fabbisogno che si prevede sensibilmente maggiore.
«Come UNICEF Italia abbiamo attivato una campagna straordinaria di raccolta fondi. Vi chiediamo di donare online tramite il sito dedicato» ricorda il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo. «Non abbandoniamo i bambini del Libano.»