Colera: a causa dell'epidemia, bambini a rischio in unidici paesi dell'Africa orientale e meridionale

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10/03/2023

11 paesi in Africa orientale e meridionale stanno affrontando un'epidemia di colera estremamente preoccupante con 67.822 casi e 1.788 morti stimate. I dati reali probabilmente sono più alti a causa delle limitazioni nei sistemi di sorveglianza, le scarse segnalazioni e lo stigma che ostacolano il monitoraggio.

I due paesi con il numero più alto - Malawi e Mozambico - raggiungono insieme il totale di oltre 5,4 milioni di persone che hanno bisogno di supporto, compresi oltre 2,8 milioni di bambini.

"Pensavamo che questa regione non avrebbe mai visto un'epidemia di colera così diffusa e così letale in questi tempi", ha dichiarato Lieke van de Wiel, vicedirettore regionale dell'UNICEF, in una riunione ministeriale di emergenza sul colera a Lilongwe, in Malawi. "Acqua e servizi igienici scarsi, eventi meteorologici estremi, conflitti in corso e sistemi sanitari deboli stanno aggravando e mettendo in pericolo le vite dei bambini in tutta l'Africa meridionale".

Un approccio integrato

La risposta integrata dell'UNICEF a livello nazionale si concentra sulla fornitura di acqua e servizi igienici puliti, trattamento dell'acqua, sapone per lavare le mani, soluzione di sali per la reidratazione orale e messaggi sociali, di cambiamento del comportamento e di coinvolgimento nella comunicazione.

Inoltre, l'UNICEF con i suoi partner sta fornendo aiuti medici di base e tende ad alta tenuta per gestire al meglio i casi gravi. Come parte dell'approccio integrato, l'UNICEF fornirà interventi salvavita per la nutrizione, compresi gli screening nutrizionali in tutte le unità di trattamento del colera, formerà operatori sanitari per garantire una gestione di qualità dei casi e prevenire i contagi, stabilire e controllare centri per la reidratazione orale basati sulla comunità per prevenire l'avanzamento a colera grave per i casi di colera non gravi.

La nota esperienza dell'UNICEF nella Comunicazione del Rischio e il Coinvolgimento di Comunità si basa sulle risposte al COVID-19 e ad altre epidemie e modi innovativi di coinvolgere le comunità e realizzare il cambiamento sociale e comportamentale richiesto per incrementare le pratiche di assistenza sanitaria e interrompere l'ulteriore diffusione della malattia.

L'importanza della continuità dei servizi essenziali

A causa del rapido deterioramento della situazione sanitaria pubblica, in particolare nei paesi più duramente colpiti, l'UNICEF chiede 150 milioni di dollari per tutti gli 11 paesi colpiti dall'epidemia di colera nella regione, compresi 34,9 milioni di dollari per il Malawi e 21,6 milioni di dollari per il Mozambico, per fornire servizi salvavita alle persone colpite dall'epidemia.

La continuità dei servizi sanitari essenziali è fondamentale, dato che l'epidemia potrebbe interrompere l'assistenza di routine a madri, neonati, bambini e adolescenti, che è alla base della sopravvivenza e del benessere dei bambini nel lungo periodo.

La regione ha affrontato eventi meteorologici estremi negli ultimi mesi: le tempeste tropicali Ana e Gombe che hanno colpito il Malawi appena un anno fa e la tempesta tropicale Freddy che ha colpito il Mozambico il mese scorso e continua a causare danni con sfollamenti e inondazioni consistenti che creano le condizioni per la diffusione dell'epidemia, in quanto le persone migrano per sfuggire alla devastazione.

Investimenti urgenti e continui

I partner hanno già contribuito con 2,9 milioni di dollari per la risposta in Malawi e 550.000 dollari per la risposta in Mozambico. Con questi fondi, l'UNICEF ha ampliato la fornitura di cloro per purificare l'acqua, medicine e attrezzature per prevenire e controllare il contagio e messaggi di comunicazione del rischio. Tuttavia, l'UNICEF attualmente ha una carenza di fondi complessiva per entrambi i paesi del 92%, che sta limitando la capacità di rispondere ai bisogni dei bambini colpiti dalle crisi. Affinché l'UNICEF e i suoi partner possano rispondere in modo rapido ed equo ai bisogni crescenti, soprattutto nei settori sottofinanziati, le risorse flessibili svolgeranno un ruolo fondamentale.

Lo scorso mese, l'OMS ha ricordato che 22 paesi nel mondo attualmente stanno lottando contro l'epidemia di colera - un numero che è poi aumentato a seguito di ulteriori epidemie. Dopo anni di calo di casi di colera a livello globale, lo scorso anno si è verificato un aumento e si prevede proseguirà anche quest'anno.

"Si tratta di una grave crisi di colera - e tutti i segnali indicano che peggiorerà molto, prima di migliorare", ha dichiarato van de Weil. "Abbiamo bisogno di investimenti urgenti e continui per rispondere subito all'epidemia e rafforzare i sistemi e le comunità a essere preparati meglio a quelli che probabilmente saranno i casi più gravi in futuro".

10/03/2023

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