Tap Project, ecco come il tuo cellulare può dissetare un bambino
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Usiamo lo smartphone per mille ragioni, non sempre di grande utilità, ma certamente non avremmo mai pensato di impiegare il nostro telefonino per dissetare un bambino lontano!
Questo incredibile risultato oggi è reso possibile dalla app di Tap Project, lanciata in queste settimane dal Comitato UNICEF degli Stati Uniti.
"Tap Project" è una campagna annuale dell'UNICEF, ormai molto popolare negli USA, interamente dedicata al tema delll'acqua e dell'igiene.
Dal 2007 a oggi, grazie a Tap Project, l'UNICEF ha raccolto circa 4 milioni e mezzo di dollari, finalizzati a estendere l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici in numerosi Paesi in via di sviluppo - dall'Iraq ad Haiti, dalla Costa d'Avorio al Vietnam.
L'edizione 2014 del progetto è incentrata sull'idea, estremamente innovativa, di associare l'uso (anzi, il non uso!) del telefonino a un'azione concreta di solidarietà.
Andando con il proprio smartphone o tablet sul sito www.uniceftapproject.org, si accede direttamente alla app (non occorre scaricare alcun file) e da quel momento inizia un conteggio molto speciale: lasciando il telefonino immobile per almeno 10 minuti, si consente all'UNICEF di distribuire una quantità d'acqua pari al fabbisogno giornaliero di un bambino.
A finanziare l'intervento saranno le aziende sponsor dell'iniziativa: Giorgio Armani Fragrances (dal 1° al 31 marzo 2014) e UNICEF's Next Generation - un gruppo di giovani professionisti americani, uniti dalla passione per la nostra organizzazione - (dal 14 al 28 febbraio 2014).
La app di UNICEF Tap Project è compatibile con la maggior parte dei dispositivi che utilizzano Android e iOS. Tap Project 2014 è realizzata dallo US Fund for UNICEF insieme ai media partner Droga5 e MediaVest.
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L'UNICEF è la principale organizzazione mondiale impegnata nell'estensione del diritto basilare all'acqua per tutti i bambini.
Rispetto al 1990, sono ben 2,1 miliardi gli abitanti del pianeta che hanno ottenuto l'accesso all'acqua potabile. ma ancora 768 milioni ne sono sprovvisti.
Ogni giorno, secondo le stime dell'UNICEF, in media 1.400 bambini muoiono a causa della diarrea, nel 90% dei casi provocata dall'ingestione di acqua contaminata da batteri o altri agenti patogeni.