Confermati “Amici delle Bambine e dei Bambini” gli ospedali di Bassano e Santorso, certificata la nuova Comunità Amica di Bassano
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Si è svolta questa mattina la cerimonia ufficiale per la consegna della Pergamena di Riconoscimento con cui l’UNICEF conferma “Ospedali Amici delle Bambine e dei Bambini” gli ospedali San Bassiano e Alto Vicentino e, per la prima volta, attribuisce il riconoscimento anche alla Comunità, nel caso specifico quella del territorio bassanese. Quest’ultimo aspetto rappresenta uno dei pochi esempi a livello nazionale in cui all’interno della stessa Azienda socio-sanitaria la certificazione UNICEF sia stata per gli riconosciuta sia per gli ospedali che per i servizi territoriali.
Per quanto riguarda gli ospedali, entrambe le strutture già erano state riconosciute dall’UNICEF, in particolare l’ospedale di Bassano è stato addirittura il primo in Italia ad ottenere questo riconoscimento, nel 2001, con successive periodiche rivalutazioni per dimostrare la costante aderenza alle pratiche dell’iniziativa.
Dal 2 al 6 dicembre dello scorso anno, infatti, le Valutatrici dell’UNICEF hanno visitato entrambe le strutture, osservando l’attività e l’organizzazione dei reparti e verificando la documentazione che l’Azienda aveva prodotto per la rivalutazione. Durante la loro visita, le valutatrici UNICEF hanno condotto numerose interviste, ben 85 a Bassano e 79 a Santorso, a madri, donne in gravidanza e personale delle strutture.
Una valutazione estremamente accurata, dunque, che è stata pienamente superata, come si legge nel report ufficiale inviato dall’UNICEF alla Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana:
«È stata apprezzata l'attenzione particolare alla valorizzazione della fisiologia e delle competenze materne e neonatali espressa con un linguaggio chiaro, comprensibile e inclusivo che mette al centro la famiglia. Le valutatrici hanno potuto constatare come l’assistenza offerta abbia mantenuto livelli elevati nella protezione, promozione e sostegno dell’allattamento, dell’alimentazione infantile e della genitorialità. Le donne in gravidanza e le madri intervistate hanno mostrato di apprezzare l’integrazione tra le varie figure professionali del percorso nascita, che le hanno sostenute insieme alle loro famiglie. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione fra le strutture dell’ULSS7 che hanno condiviso i principi e gli obiettivi della “Baby Friendly Initiative"».
Eccellenza Materno-Infantile a Bassano e Santorso
Accanto a questa generale soddisfazione da parte dell’utenza, i team di valutazione hanno apprezzato in maniera particolare alcuni aspetti.
Per quanto riguarda l’Ospedale San Bassiano, l’organizzazione degli incontri di accompagnamento alla nascita in ospedale e nel territorio, che rafforza la continuità assistenziale nel percorso nascita; l’attenzione al miglioramento continuo; la presenza di percorsi ben definiti di continuità pre- e post partum per le donne con fragilità psicosociale e/o con disturbo mentale; la puntuale organizzazione che permette alla madre ricoverata in altri reparti di non essere separata dal/la bambino/a anche grazie alla presenza del proprio caregiver.
Per quanto riguarda l’Ospedale di Santorso, invece, i valutatori hanno evidenziato in particolare la traduzione in 4 lingue e la diffusione dei questionari per madri e per donne in gravidanza; la presenza e il coinvolgimento attivo dei partner durante tutta la degenza; la disponibilità di stanze di degenza adatte ad accogliere al meglio i caregiver; la grande attenzione alla fisiologia con utilizzo estensivo del “Biological Nurturing”.
Novità assoluta, come anticipato, è poi l’accreditamento della Comunità che è stato ottenuto per il territorio di Bassano e dei comuni limitrofi: in questo caso UNICEF ha valutato i servizi per la maternità e l’infanzia presenti anche al di fuori dell’ospedale, dunque i servizi socio-sanitari dell’ULSS 7 Pedemontana ma anche i servizi messi in campo da altri soggetti, come le farmacie piuttosto che le biblioteche comunali, dove ad esempio è presente un punto dedicato all’allattamento.
«Siamo orgogliosi di questo risultato - commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, per tante ragioni. Innanzitutto per il piccolo primato di essere tra i pochi a certificare non solo gli ospedali ma anche la comunità: questo è un grande risultato perché è frutto di una stretta collaborazione all’interno dell’Azienda ma anche con le Amministrazioni Comunali e con altri soggetti del territorio, e dimostra non solo la qualità ma anche la continuità dei percorsi di presa in carico della maternità e di bambini. Inoltre vengono riconfermati i più elevanti standard di presa in carico che caratterizzano i reparti di Ostetricia e Pediatria di Bassano e Santorso, dove l’attenzione al benessere di bambini e bambine e della donna è davvero massima, associata all’impegno costante a fare sempre meglio, dunque con un aggiornamento continuo e l’attenzione all’introduzione continua delle più avanzate metodiche. Oggi il Dipartimento Materno Infantile è un grande gruppo di lavoro, che cresce grazie anche alla disponibilità a collaborare tra le équipe dei diversi ospedali e alla condivisione interna delle best practice. La riconferma da parte di UNICEF, e soprattutto i giudizi espressi nella loro relazione, sono la dimostrazione che fare squadra paga sempre».
ULSS 7: Modello di Cura e Continuità
«Ottenere, ma anche vedersi confermata, la certificazione UNICEF è un obiettivo molto impegnativo che dunque siamo orgogliosi di avere raggiunto - commenta il dott. Massimo Scollo, direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’ULSS 7 Pedemontana -. Per raggiungerlo sono richieste una visione ben precisa della presa in carico della donna e del bambino, la capacità di garantire un’assistenza coordinata e continuata, con una grande attenzione anche alle informazioni che vengono date ai neo-genitori e naturalmente un impegno forte per la promozione dell’allattamento, che sappiamo essere un fattore molto importante per il benessere del neonato.
Questo lavoro è partito all’ospedale di Bassano ancora nel 2001, il primo in Italia a ottenere questa certificazione, ed è proseguito a Santorso nel 2018, anche grazie all’impulso dato da un progetto della Regione Veneto che promuoveva proprio la certificazione UNICEF. E oggi, insieme alla riconferma per gli ospedali di Bassano e Santorso, è arrivata anche la certificazione di Comunità per il territorio bassanese. Voglio sottolineare inoltre che l’attività di preparazione svolta ha consentito di definire procedure interne e standard che sono diventati appannaggio anche dell’ospedale di Asiago e dei servizi territoriali nell’Alto Vicentino, che dunque pur non essendo certificati in futuro potranno contare su un percorso facilitato in tal senso, perché tante buone pratiche sono già state introdotte. Sotto questo punto di vista, il progetto della certificazione Unicef è sicuramente anche uno dei risultati che ha facilitato maggiormente l’integrazione tra le diverse strutture e servizi aziendali, perché per raggiungere questo risultato abbiamo lavorato tutti in totale collaborazione».
“Queste riconferme e la nomina di una nuova Comunità fanno di questo territorio un esempio di buona pratica di condivisione e collaborazione all’interno del percorso nascita e sottolineano l’importanza delle Baby-Friendly Initiatives (BFI): buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento, offrendo e garantendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri che non allattano. Ad oggi, In Italia, le Baby-Friendly Initiatives comprendono 36 Ospedali e 12 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea Amici dell’Allattamento”, ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF Italia.