COP27: Dichiarazione di Paloma Escudero, Capo Delegazione UNICEF

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24/11/2022

Fin dall'inizio, la COP27, chiamata anche "Africa COP", è stata annunciata come un'occasione per i Leader mondiali di "riunirsi per dare attuazione agli impegni". Invece, sebbene siano stati compiuti progressi, questi non sono stati sufficienti.
Il fatto che la COP27 non abbia portato a un accordo su una transizione energetica più ambiziosa e accelerata per mantenere il limite di temperatura di 1,5 gradi raggiungibile è profondamente deludente e aumenta il rischio che i bambini debbano affrontare minacce ancora maggiori negli anni a venire.

Gli Stati membri non sono riusciti a mantenere le ripetute promesse di aumentare i finanziamenti per il clima per i Paesi in via di sviluppo a 100 miliardi di dollari l'anno e di raddoppiare il sostegno per l'adattamento climatico a 40 miliardi di dollari l'anno entro il 2025. Le decisioni chiave su un nuovo obiettivo collettivo quantificato riguardante i finanziamenti per il clima sono state rinviate al 2024 e persistono gravi divisioni sulle fonti di finanziamento e sulle decisioni su come questi soldi dovrebbero essere investiti.

Siamo soddisfatti che i negoziatori abbiano concordato di lavorare per tutto il 2023 verso l'obiettivo globale sull'adattamento e del quadro di riferimento adottato durante COP28, considerando la necessità di adattare e proteggere i sistemi essenziali che forniscono, tra gli altri, acqua, cibo e servizi sanitari. Ma il divario tra gli attuali livelli di finanziamento dell'adattamento e l'entità del bisogno rimane immenso, e in un momento in cui è necessaria maggiore ambizione, l'impegno esplicito di raddoppiare i finanziamenti per l'adattamento entro il 2025 (concordato alla COP26) è stato di fatto abbandonato.

La svolta nella decisione di istituire un fondo per compensare i Paesi per le perdite irrevocabili e i danni causati dalla crisi climatica è un ulteriore passo verso la giustizia climatica, cosa che i bambini e i giovani hanno chiesto fortemente. Ma il continuo stallo e il ritardo sui finanziamenti reali per il clima non rappresentano una giustizia climatica. In effetti, per molti bambini, tutto ciò costituisce un pericolo per la loro sopravvivenza.

Raddoppiare gli sforzi

L'UNICEF chiede a tutte le Parti di raddoppiare gli sforzi per fornire nuovi, aggiuntivi e sostanziosi finanziamenti per il clima e concrete azioni di adattamento nel 2023. Qualsiasi iniziativa al di sotto di quanto chiesto condanna milioni di bambini a un futuro cambiato dal clima, per il quale non sono preparati e protetti.

L'UNICEF accoglie favorevolmente il riconoscimento esplicito del diritto internazionale a un ambiente pulito, sano e sostenibile e la sua rilevanza nel contesto dell'azione per il clima. Questo segna un importante punto di svolta.

Infine, la COP27 ha rappresentato un importante progresso su un altro fronte, riconoscendo formalmente, per la prima volta, i bambini e i giovani come promotori del cambiamento. I bambini e i giovani sono stati i nostri principali sostenitori sul clima, premendo insistentemente per l'azione anche se i Leader mondiali procedono a passi incerti verso i progressi. La loro libertà di bambini e giovani di esprimere le loro opinioni, esperienze e soluzioni, deve essere protetta.

I Leader mondiali farebbero bene a prestare attenzione agli appelli dei bambini e dei giovani per aumentare in maniera significativa l'azione per ridurre le emissioni e fornire adeguati finanziamenti per il clima. Non è sufficiente semplicemente ascoltare. I bambini e i giovani non vogliono semplicemente "essere ascoltati". Loro hanno il diritto, meritano e vogliono essere presi sul serio e premono affinché i responsabili politici agiscano in base alle loro richieste di azione.

Dichiarazione di Paloma Escudero, Capo Delegazione UNICEF, sulla chiusura della COP27

24/11/2022

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