13 Stati africani a rischio Ebola, UNICEF in azione per frenare l'espansione del virus

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23/11/2014

21 novembre 2014 - Con nuovi casi di Ebola in Mali [5 casi documentati, di cui 5 letali, secondo i dati dei CDC -Centers for Disease Control aggiornati a oggi] e il continuo aumento di casi in Sierra Leone, l’UNICEF sta ampliando i suoi sforzi per aiutare gli altri paesi a rischio dell’Africa Occidentale a prepararsi a potenziali epidemie.
 
«I nuovi casi in Mali ci ricordano che nessuno Stato nella regione è immune all’Ebola» ha dichiarato Manuel Fontaine, Direttore UNICEF per l'Africa occidentale e centrale. «Non possiamo aspettare che si verifichino nuovi casi nei paesi a rischio prima di procedere con azioni concrete. Dobbiamo aiutare le comunità oggi a prepararsi ad eventuali casi di contagio, quando e ovunque avverranno.»
 
Negli ultimi mesi, l’UNICEF ha lavorato con le autorità sanitarie di tutti gli Stati della regione per rivedere i piani di prevenzione e di preparazione all'emergenza. Nei 13 paesi maggiormente a rischio ci si è concentrati sulla lotta alla diffusione di false credenze, sulla condivisione di informazioni essenziali e sulla predisposizione di scorte (materassi, sapone, gel idroalcolici, candeggina, termometri laser, guanti, farmaci anti-diarroici, siringhe, tende da campo e secchi).
 
In Mali, un Centro per la cura dell’Ebola è già operativo nella capitale Bamako, mentre altre strutture sanitarie, in particolare nelle aree di confine, sono state dotate di ulteriori forniture di acqua e servizi igienici. Sempre a Bamako, 77 fermate degli autobus sono state equipaggiate per consentire il lavaggio delle mani prima di salire a bordo.

 

Gli altri paesi a rischio

Nella Costa d’Avorio, che confina con due dei paesi in cui l'epidemia è esplosa - Guinea e Liberia - e con lo stesso Mali, sono in corso campagne di informazione sanitaria, mentre operatori socio-sanitari stanno promuovendo nelle comunità di villaggio comportamenti corretti attraverso messaggi porta a porta. L’UNICEF coopera con i leader comunitari e religiosi, e sta organizzando sessioni di informazione sulle buone pratiche igieniche in oltre 1.000 scuole nelle regioni di confine.
 
In Guinea Bissau, circa 10.000 operatori sanitari, insegnanti e opinion  leader riceveranno informazioni e verranno formati sull’Ebola.
 
In Benin, 50 stazioni radio locali stanno trasmettendo messaggi sull’Ebola nelle 8 principali lingue del paese, ed è al via una campagna di coinvolgimento delle comunità di cui saranno protagonisti oltre 2.000 operatori socio-sanitari.
 
I 13 Stati maggiormente esposti al rischio di espansione del virus Ebola sono: Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea Bissau, Mali, Mauritania, Nigeria, Senegal e Togo. 
Documenti disponibili

L'intervento umanitario dell'UNICEF contro l'epidemia di Ebolapdf / 590 kb

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23/11/2014

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