Esclusione scolastica in Medio Oriente, 21 milioni di bambini a rischio
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Tuttavia, negli ultimi anni tali progressi sono stati rallentati da una combinazione di fattori: povertà, discriminazioni, scarsa qualità dell’istruzione e conflitti.
Il rapporto è il risultato del progetto congiunto di UNICEF e UNESCO "Global Out of School Children Initiative" (OOSCI), lanciato nel 2010, e fornisce i dati più dettagliati e aggiornati sull'accesso all'istruzione nella regione.
Il rischio di una "generazione perduta"
E il rischio è concreto anche per i bambini di vari altri Stati della regione, che stanno sperimentando tensioni politiche o veri e propri conflitti armati che limitano l'accesso dei bambini all'istruzione.
«In un momento di così importanti cambiamenti e rivolte, questa regione non può permettersi che 21 milioni di bambini restino indietro» afferma Maria Calivis, direttore UNICEF per la regione Medio Oriente e Nord Africa (MENA). «Questi bambini devono avere l’opportunità di acquisire le conoscenze di cui hanno bisogno, per poter essere svolgere il ruolo che spetta loro nei processi di cambiamento in corso.»
Dal canto loro, rileva il rapporto, i donatori internazionali dovrebbero impegnarsi a investire più fondi per eliminare le disparità che continuano a tenere i bambini fuori dalle scuole.
Il rapporto sottolinea come le ragazze che non vanno a scuola o che sono esposte al rischio di abbandonarla precocemente siano vittime di fenomeni di natura sociale, come i matrimoni precoci e la carenza di insegnanti donne. Mediamente, in questa regione, le ragazze hanno il 25% di probabilità in meno di frequentare la scuola rispetto a un coetaneo maschio.
Il nuovo rapporto congiunto UNICEF-UNESCO arriva in un momento cruciale ed è destinato a integrare gli sforzi della comunità internazionale nella predisposizione degli obiettivi globali per l’istruzione post-2015.
Scarica il rapporto "Middle East and North Africa - Out of School Report"pdf / 5.32 Mb
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