Etiopia, conflitto nel Tigray: preoccupazione per i bambini

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19/03/2021

L’UNICEF continua ad essere profondamente preoccupato per la crisi in corso nel Tigray, in Etiopia, e le sue preoccupanti conseguenze per i bambini ed il loro accesso ai servizi sociali di base.

A 5 mesi dall’inizio del conflitto, sta emergendo una fotografia più chiara di uccisioni e violenze sessuali su donne e bambini nel Tigray. È stato riportato l’omicidio di almeno 20 bambini nella chiesa di Maryam Dengelat lo scorso novembre, che continuerà a perseguitare le famiglie e le comunità.

Le scuole e i centri sanitari sono stati saccheggiati, vandalizzati e occupati da gruppi e forze armate. Le organizzazioni sul campo hanno denunciato attacchi deliberati contro strutture sanitarie e hanno ricordato che i pochi servizi sanitari operativi non possono rispondere ai bisogni.

Secondo un’indagine realizzata alla fine di febbraio 2021, violenze e saccheggi hanno causato la non operatività di quasi il 60% delle strutture sanitarie. Circa il 57% dei pozzi in 13 città esaminate non funzionano e un quarto delle scuole della regione hanno subito danni a causa del conflitto.

Le famiglie continuano a fuggire per salvarsi la vita.

Stiamo lavorando con i nostri partner per assicurare che gli aiuti di base continuino a raggiungere i più bisognosi e che le popolazioni possano accedere in sicurezza ai servizi di base. Stiamo anche intensificando la presenza del nostro personale nella regione per rispondere alla portata della sfida.

Ma l'aiuto umanitario da solo non basta.

I servizi di monitoraggio, segnalazione e protezione per le persone colpite devono essere urgentemente rafforzati per soddisfare le crescenti esigenze dei sopravvissuti.

Le parti in conflitto devono assicurare che i bambini siano protetti dai pericoli in ogni momento. I siti per i servizi di base, come i centri sanitari e le scuole, devono essere protetti e la sicurezza di tutti coloro che lavorano e accedono a questi servizi deve essere garantita.

Dichiarazione di Henrietta Fore, Direttore generale UNICEF.

19/03/2021

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