Fabio Rovazzi in Moldavia con l'UNICEF, fra i rifugiati ucraini
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Fabio Rovazzi, accompagnato dal Direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera ha incontrato i bambini e le famiglie in fuga dall’Ucraina, al loro arrivo al confine moldavo.
Il testimonial dell’UNICEF è giunto – il 26 marzo - a Palanca, un piccolo comune moldavo che si trova al confine con l'Ucraina e costituisce uno dei punti di arrivo e di transito delle popolazioni in fuga dalle città orientali e meridionali dell’Ucraina, dove i combattimenti in questi giorni sono più violenti. Rovazzi ha incontrato al confine donne e bambini in fuga da Mykolaïv, città del sud dell'Ucraina, colpita da missili proprio pochi giorni fa.
A Palanca, l’UNICEF ha stabilito uno dei tanti Blue Dot, spazi sicuri per i bambini e le famiglie. Decine di Blue Dots sono stati istituiti ai valichi di frontiera nei paesi confinanti con l'Ucraina (Polonia, Romania e Moldavia) e nei centri di accoglienza e transito dove vengono fornite informazioni, supporto psicosociale e protezione. All'interno del child friendly space di Palanca, Rovazzi ha incontrato alcuni bambini che sono scappati da Cherson, altra città ucraina duramente colpita, in attesa di proseguire il viaggio, aiutati dalle autorità, verso la Romania.
Successivamente, la missione si è spostata presso il Blue Dot allestito all'interno di MoldExpo, a Chisinau, la capitale della Moldavia. Anche qui, Fabio Rovazzi ha potuto visitare i progetti messi in piedi dall'UNICEF per i bambini e le famiglie arrivate in queste ore.
Sono quasi 400.000 finora i rifugiati dall'Ucraina nella Repubblica di Moldavia, in maggioranza donne e bambini. La Moldavia conta circa 3 milioni e mezzo di abitanti. E' facile intuire quale impatto può produrre un numero così grande di sfollati, su un paese così piccolo.
Fabio Rovazzi - che resterà in Moldavia fino al 29 marzo - sta visitando con il nostro team alcuni progetti che l'UNICEF sta realizzando - anche grazie alla generosità dei donatori italiani - a sostegno dei bambini e delle famiglie.