Gaza, una guerra contro i bambini

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17/11/2009

Questo articolo è stato pubblicato nel 2009, per accedere a contenuti aggiornati visita la pagina Emergenza Palestina
Marzo 2009 - Il 18 gennaio scorso sono terminate le ostilità tra Hamas e Israele, ennesimo capitolo dell'ininterrotto conflitto arabo-israeliano, che per tre settimane ha visto la Striscia di Gaza teatro di bombardamenti e azioni militari che hanno provocato 1.440 morti (oltre un terzo dei quali bambini e donne).

 
Da allora l'UNICEF e le altre organizzazioni umanitarie presenti sul campo tentano faticosamente di alleviare le sofferenze della popolazione civile palestinese, stremata non soltanto dalle conseguenze dirette della guerra ma anche, se non soprattutto, da oltre un anno e mezzo di blocco ai valichi di frontiera imposto da Israele sin dalla vittoria di Hamas alle elezioni.
 
Allo stato attuale, le restrizioni impediscono la ricostruzione delle abitazioni distrutte o danneggiate dai bombardamenti, il disinnesco o la distruzione di mine e ordigni inesplosi, il pieno ripristino della rete idrica e fognaria, con 50.000 persone tuttora prive di acqua corrente e altre centomila che la ricevono a intermittenza.
 
Da ambo le parti, inoltre, continuano le violazioni del cessate il fuoco, che non di rado provocano vittime tra i bambini.

 L'UNICEF in azione

Un bambino della scuola Sulayman Sultan di Gaza City vaccinato contro morbillo, rosolia e orecchioni nell'ambito della campagna di febbraio che ha raggiunto 120.000 bambini in età scolare
A febbraio l'UNICEF ha fornito vaccini contro morbillo, rosolia e parotite per 120.000 bambini in età scolare

L'UNICEF è riuscito finora a distribuire aiuti per un valore di 4,1 milioni di dollari: una piccola parte dei 34,5 milioni di dollari complessivamente richiesti ai donatori internazionali nell'appello umanitario del 2 febbraio scorso.
 
L'UNICEF Italia ha inviato 600.000 euro a sostegno dei programmi umanitari a Gaza e in Cisgiordania.
 
Il direttore UNICEF, Ann Veneman, ha compiuto di recente una visita nei Territori palestinesi e in altri paesi del Medio Oriente per incontrare la popolazione civile e negoziare con i governanti di Israele, Giordania e dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) un'azione più efficace per l'infanzia.

Gli aiuti dell'UNICEF (farmaci, vaccini, alimenti terapeutici, tende-scuola, carburante per i gruppi elettrogeni degli ospedali ma anche attività di sostegno psicologico e tutela dell'infanzia) sono di importanza vitale per la popolazione di Gaza, composta per metà da bambini e ragazzi.

Tuttavia, finché le autorità militari israeliane proseguiranno a consentire con il contagocce gli ingressi dei carichi umanitari ai pochi valichi che collegano Gaza al resto del mondo, per i bambini di Gaza l'emergenza sarà tutt'altro che finita.
 

 

 Come puoi aiutare

 
Dona online per i bambini vittime della crisi umanitaria in corso a Gaza.

L'UNICEF ha lanciato un appello internazionale per raccogliere 34,5 milioni di dollari, indispensabili per rispondere alle esigenze immediate dei bambini, che rappresentano la metà degli abitanti di Gaza.
 
La quota più rilevante parte dei fondi richiesti (12 milioni di dollari) saranno destinati ai programmi di protezione dell'infanzia.
 
Anche tu puoi contribuire ad aiutare i bambini di Gaza con una donazione on line oppure con uno dei tanti altri modi per donare.

 
 
 
 
Documenti disponibili

aggiornamento sull'emergenza in corsopdf / 154 kb

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17/11/2009

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