Giornata Mondiale dell’Acqua: ogni giorno 700 bambini sotto i 5 anni muoiono di diarrea
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In occasione della Giornata Mondiale dell'acqua, l'UNICEF ricorda che ogni giorno più di 700 bambini sotto i 5 anni muoiono di diarrea legata ad acqua e servizi igienico-sanitari inadeguati.
Altri dati sull'acqua:
• Circa il 74% delle calamità naturali tra il 2001 e il 2018 sono state correlate all'acqua, tra cui siccità e inondazioni.
• Circa 450 milioni di bambini vivono in aree ad alta o estremamente alta vulnerabilità idrica. Questo significa che non hanno abbastanza acqua per soddisfare le loro esigenze quotidiane.
• Entro il 2040, quasi 1 bambino su 4 vivrà in aree a stress idrico estremamente elevato.
• Secondo un rapporto lanciato oggi dall'UNICEF e dall'OMS, in occasione del World Water Forum a Dakar, in Africa 418 milioni di persone non hanno ancora un livello base di servizi di acqua potabile, 779 milioni non hanno servizi sanitari (bagni) di base - inclusi 208 milioni che ancora praticano la defecazione all'aperto - e 839 milioni non hanno ancora servizi igienici (strutture per lavarsi le mani) di base.
L'acqua nei conflitti
Gli attacchi alle strutture idriche e igienico-sanitarie e agli operatori nei conflitti di tutto il mondo continuano a mettere a rischio la vita di milioni di bambini e a negare ai bambini e alle famiglie l'accesso a servizi idrici e igienico-sanitari fondamentali.
Secondo l'UNICEF, nei conflitti, l'acqua non sicura può essere mortale quanto i proiettili. In media, i bambini sotto i 15 anni che vivono in un conflitto hanno una probabilità quasi tre volte maggiore di morire per malattie legate all'acqua non sicura e ai servizi igienici che per la violenza diretta. Per i bambini più piccoli, la situazione è peggiore: i bambini sotto i 5 anni hanno una probabilità 20 volte maggiore di morire per malattie legate all'acqua non sicura e ai servizi igienici che per la violenza diretta.
Gli attacchi ai sistemi idrici hanno un impatto diretto sui bambini. Quando il flusso di acqua pulita si interrompe, i bambini sono costretti a dipendere da acqua non sicura, esponendoli al rischio di malattie. Nei conflitti, attacchi deliberati e indiscriminati distruggono le infrastrutture idriche, feriscono il personale e tagliano l'energia che fa funzionare i sistemi idrici.
In 9 paesi (Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Palestina, Pakistan, Sudan, Siria, Ucraina e Yemen) analizzati a maggio 2021 nel rapporto UNICEF "Water Under Fire" si stimava che quasi 48 milioni di persone, fra cui bambini, avessero bisogno di acqua sicura e servizi igienico-sanitari. L'Ucraina orientale aveva già registrato 380 attacchi alle infrastrutture idriche dal 2017 fino a maggio 2021.
L'UNICEF lavora anche nei paesi colpiti dai conflitti per proteggere i bambini e fornire acqua potabile sicura e servizi igienico-sanitari adeguati migliorando e riparando i sistemi idrici, trasportando acqua, installando latrine e promuovendo la consapevolezza delle pratiche igieniche. Nel 2021, l'UNICEF ha raggiunto 34 milioni di persone nel mondo con acqua potabile per consumo domestico o igiene personale.
Aiuti all'Ucraina
In collaborazione con le autorità locali e con il supporto logistico della ONG locale "Friends Hands", l'UNICEF in Ucraina sta continuando a rispondere alle esigenze idriche e sanitarie nei centri comunitari, nelle istituzioni sociali e sanitarie in diverse località in Ucraina orientale.
Da febbraio, in 17 località degli oblast di Donetsk e Luhansk sono stati distribuiti: acqua in bottiglia, kit igienici per le famiglie, pannolini per bambini, kit igienici e disinfettanti per le mani. L'UNICEF sta anche sostenendo la popolazione con acqua in bottiglia nelle aree più colpite (Kharkiv, Dnipro, Chernihiv...).
L'UNICEF sta fornendo forniture idriche e igienico-sanitarie (acqua in bottiglia e una serie di attrezzature per rinnovare i sistemi di approvvigionamento idrico danneggiati), che vengono consegnate da convogli umanitari alle città di Mariupol, Sumy e Kharkiv.