Gli aiuti umanitari sono un'ancora di salvezza per i bambini della Siria

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08/03/2020

Il Direttore esecutivo dell'UNICEF Henrietta Fore ha concluso una missione di due giorni a Gaziantep, in Turchia, dove ha visitato il centro logistico per gli aiuti umanitari di Bab Al Hawa, al confine con la Siria, e il campo per rifugiati siriani di Kahramanmaras.
 
La missione si è svolta mentre la situazione diventa sempre più complessa nel nord-ovest della Siria, dove circa 600.000 bambini sono stati sfollati a causa delle ostilità negli ultimi tre mesi.
 
Al centro di Baba Al Hawa, lungo il confine, Fore ha visto aiuti umanitari come abiti invernali, taniche, kit igienici, biscotti ad alto contenuto energetico e altri aiuti di base, venire caricati su camion e destinati ai bambini nel nordovest della Siria. Dall’inizio dell’anno, l’UNICEF ha inviato 100 camion con aiuti nel nordovest del paese. 
 
«Inviare aiuti lungo il confine con la Siria è un’ancora di salvezza per le famiglie vulnerabili,» ha dichiarato Fore.
 
«A 9 anni dall’inizio del conflitto, 5 milioni di bambini hanno ancora bisogno di aiuto. Dobbiamo aiutarli a tutti i costi. Siamo profondamente grati ai nostri partner locali sul campo per il loro eroico lavoro.»
 
Al campo di Kahramanmaras, Fore ha incontrato una famiglia che da 8 anni chiama Turchia come casa.
 
I bambini, tra i 7 e i 12 anni, vanno a scuola e il padre lavora nel settore edilizio. Nonostante siano al sicuro e ben sistemati, sognano ancora di tornare a casa.
 
Il campo attualmente ospita più di 11.000 persone, la metà dei quali bambini. Al campo 3.700 bambini continuano a ricevere un’istruzione ed i giovani possono accedere a corsi di formazione.
 
«La Turchia ha generosamente ospitato milioni di bambini siriani da quando la guerra ha avuto inizio” ha dichiarato Fore. “è fondamentale continuare a garantire questo supporto.»
 

08/03/2020

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