Gli aiuti UNICEF per gli sfollati di Anbar - Iraq
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6 luglio 2016 - Secondo le stime dell’ONU, dal 23 maggio al 1° luglio sono 85.000 i civili sfollati nel Governatorato di Anbar (Iraq) a causa dei combattimenti protrattisi sin dal mese di marzo attorno alla città di Falluja, recentemente liberata dopo due anni di occupazione da parte dell’ISIS (Daesh). Circa metà degli sfollati sono bambini e adolescenti sotto i 18 anni.
L’UNICEF sta distribuendo aiuti di prima necessità nei campi di accoglienza e nelle comunità che ospitano sfollati.
Le strutture sono al collasso e le organizzazioni partner sono impegnate ad assicurare l’accesso all’assistenza umanitaria. Al momento le massime priorità sono: incrementare la distribuzione dell’acqua potabile per rispettare gli standard minimi per una sopravvivenza dignitosa, migliorare i servizi igienici, i rifugi (tende e container), la distribuzione di beni alimentari e l’assistenza sanitaria.
Si calcola che in Iraq 10 milioni di persone abbiano urgente bisogno di assistenza umanitaria: fra loro vi sono oltre 3,3 milioni di sfollati, 245.000 di rifugiati dalla Siria, le comunità che ospitano sfollati e le popolazioni nelle aree liberate o ancora sotto il controllo dei gruppi armati.