Grazie ai Grandi Donatori l’India torna a respirare

Unicef ringrazia di cuore i suoi grandi donatori, che ci hanno permesso di rispondere immediatamente e concretamente all’appello di aiuto per l’India, duramente colpita dalla seconda ondata pandemica a maggio 2021.

Con l’aiuto di Ferrero, Fondazione Angelini e Menarini, Unicef ha fornito rapidamente impianti per la concentrazione dell’ossigeno, insufficiente e fondamentale negli ospedali per salvare i malati di COVID-19 e indispensabile anche per un’ampia gamma di interventi, dalla cura dei neonati malati e dei bambini affetti da polmonite, all’assistenza delle donne con complicanze nella gravidanza e nel parto, alla stabilizzazione di pazienti nel corso di operazioni chirurgiche.

Grazie a queste risorse straordinarie destinate all’emergenza, Unicef, presente in India da oltre 70 anni, ha potuto continuare a portare avanti i suoi programmi di nutrizione, protezione e salute ed educazione anche in questo difficilissimo contesto emergenziale.

La seconda ondata, particolarmente contagiosa anche nelle fasce più giovani, ha infatti ulteriormente messo in difficoltà le famiglie più vulnerabili già in estrema povertà. In particolare, i bambini stanno pagando un prezzo altissimo: molti di loro hanno perso i genitori e chi si prende cura di loro a causa del virus, rimanendo più esposti a rischi e pericoli e vedendosi sospeso l’accesso ai servizi sanitari, sociali, di protezione e formativi essenziali.  Rischiano inoltre di perdere le vaccinazioni di routine salvavita, cure fondamentali per la malnutrizione e il trattamento per la polmonite e altre malattie e con la chiusura delle scuole, 247 milioni di bambini in età scolare non hanno accesso a spazi sicuri proprio quando ne avrebbero più bisogno.

Il benessere dei bambini rimane, infatti, il cuore della missione dell’UNICEF. 

Nonostante il COVID-19, grazie alla straordinaria solidarietà dei nostri grandi donatori, l’UNICEF non smetterà mai di lavorare per la salute e il benessere di tutti i bambini e bambine nel mondo.