Guerra in Ucraina, la drammatica conta dei morti: ad oggi almeno 262 bambini uccisi
5 minuti di lettura
Secondo l'UNICEF, quasi 100 giorni di guerra in Ucraina hanno avuto conseguenze devastanti per i bambini, di una portata e a una velocità mai viste dalla Seconda Guerra Mondiale: 3 milioni di bambini all'interno dell'Ucraina e oltre 2,2 milioni di bambini nei paesi che ospitano rifugiati hanno adesso bisogno di assistenza umanitaria. Circa 2 bambini su 3 sono stati sfollati a causa dei combattimenti.
Secondo le notizie verificate dall'OHCHR, ogni giorno in Ucraina in media più di 2 bambini vengono uccisi e oltre 4 feriti - la maggior parte nel corso di attacchi che utilizzano armi esplosive in aree popolate. Le infrastrutture civili da cui dipendono i bambini continuano ad essere danneggiate o distrutte. Sono comprese finora almeno 256 strutture sanitarie e 1 su 6 fra le "Scuole Sicure" supportate dall'UNICEF nella parte orientale del paese. Centinaia di altre scuole nel paese sono state danneggiate. Le condizioni per i bambini dell'Ucraina orientale e meridionale, dove i combattimenti si sono intensificati, sono sempre più disperate.
"Il 1° giugno in Ucraina e nella regione ricorre la Giornata Internazionale per la Protezione dell'Infanzia," ha dichiarato Catherine Russell, Direttore generale dell'UNICEF. "Invece di celebrare questa occasione, ci stiamo avvicinando solennemente al 3 giugno - cento giorni di guerra che hanno sconvolto le vite di milioni di bambini. Senza un cessate il fuoco e negoziati di pace immediati, i bambini continueranno a soffrire - e le ricadute della guerra avranno un impatto sui bambini vulnerabili di tutto il mondo."
L'UNICEF ricorda anche che la guerra ha causato una crisi acuta per la protezione dei bambini. I bambini che scappano da violenze sono esposti a significativi rischi di separazione dalla famiglia, di violenza, abusi, sfruttamento sessuale e tratta. La maggior parte sono stati esposti a eventi profondamente traumatici. Questi bambini hanno urgente bisogno di sicurezza, stabilità, servizi di protezione dell'infanzia e supporto psicosociale - soprattutto coloro che sono non accompagnati o sono stati separati dalle famiglie. Ma, più di ogni altra cosa, hanno bisogno di pace.
Allo stesso tempo, la guerra e gli sfollamenti di massa stanno devastando i mezzi di sussistenza e le opportunità economiche, lasciando molte famiglie senza un reddito sufficiente a soddisfare le esigenze di base e incapaci di fornire un sostegno adeguato ai propri figli.
L'UNICEF continua a chiedere un immediato cessate il fuoco in Ucraina e di proteggere tutti i bambini dai pericoli. Questo include porre fine all'uso di armi esplosive in aree abitate e agli attacchi sulle infrastrutture civili. L'UNICEF chiede un pieno accesso umanitario per raggiungere rapidamente e in sicurezza i bambini che hanno bisogno di aiuto ovunque essi siano.
Un ragazzo gioca con un cane nel parcheggio sotterraneo che funge da rifugio antiaereo per le famiglie.
Un incessante lavoro sul campo in Ucraina e nei paesi limitrofi
L'UNICEF con i suoi partner è sul campo in Ucraina e nei paesi vicini e lavora per fornire ai bambini e alle loro famiglie assistenza umanitaria, compresi servizi per la protezione dei bambini, idrici e igienico-sanitari, per la salute, la nutrizione e scolastici.
In Ucraina, l'UNICEF e i suoi partner hanno distribuito aiuti sanitari e medici salvavita per circa 2,1 milioni di persone nelle aree colpite dal conflitto; consentito l'accesso ad acqua sicura a oltre 2,1 milioni di persone che vivono in aree in cui le reti idriche sono state danneggiate o distrutte; raggiunto oltre 610.000 bambini e persone che se ne prendono cura con supporto per la salute mentale e psicosociale; fornito aiuti per l'istruzione a circa 290.000 bambini. Circa 300.000 famiglie vulnerabili sono state registrate nel programma di assistenza umanitaria in denaro dell'UNICEF e del Ministero per le Politiche Sociali.
Nei paesi che ospitano rifugiati, l'UNICEF supporta il sistema nazionale, municipale e locale che distribuisce aiuti essenziali e protezione, soprattutto ai bambini più vulnerabili. In particolare, attraverso la formazione anti-tratta per le guardie di frontiera; ampliando le opportunità di apprendimento e integrando i bambini rifugiati nelle scuole; fornendo vaccini e aiuti medici; realizzando spazi per il gioco e lo studio per consentire ai bambini di riacquisire un senso di normalità e sollievo, di cui hanno grande bisogno.
Lungo le principali rotte di transito in Moldavia, Romania, Polonia, Italia, Bulgaria e Slovacchia sono stati istituiti 25 Blue Dots UNICEF-UNHCR, spazi sicuri one-stop che forniscono supporto e servizi alle famiglie in movimento. In Moldavia, oltre 52.000 rifugiati, per lo più appartenenti a nuclei familiari guidati da donne, sono stati raggiunti da un programma di assistenza in denaro dell'UNICEF e dell'UNHCR.
L'UNICEF ha lanciato un appello di 624,2 milioni di dollari per supportare la risposta umanitaria in Ucraina e 324,7 milioni per la risposta nei paesi che ospitano i rifugiati