Corriamo all’asilo! I bambini ucraini con problemi di sviluppo e ritardi cognitivi trovano aiuto nei paesi ospitanti, grazie all’UNICEF
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Sono quasi le nove del mattino e Pavel, un bambino ucraino di quattro anni, corre allegramente verso il Play and Learning Hub - Spazio di Gioco e Apprendimento a Dubravka, Bratislava, per essere il primo ad arrivare mentre sua madre, Inna, stenta a stargli dietro. Non vede l’ora di entrare e incontrare i suoi amici, con i quali trascorrerà un pomeriggio di gioco.
Prima, però, Pavel ha un altro appuntamento.
All’entrata, viene accolto dalla sua terapista, Olga, che lo accompagna nel suo studio. Mentre camminano, Inna aggiorna Olga su come sta andando Pavel, così la terapista potrà preparare il lavoro da fare insieme.
Nello spazio di Gioco e Apprendimento durante la settimana, Inna e Pavel vengono accolti da una terapista e un educatore, che forniscono ulteriore supporto al bambino.
Inna è arrivata a Bratislava, insieme ai suoi due bambini – Pavel e Alexandra – nel marzo del 2022, da Kharkiv, Ucraina. Lì, Pavel era regolarmente iscritto alla scuola dell’infanzia e riceveva supporto da diversi specialisti: quando il bambino aveva due anni, infatti, gli era stato diagnosticato un ritardo nello sviluppo, tra cui disturbi dello spettro autistico e un ritardo nel linguaggio.
La prima cosa che abbiamo fatto, appena arrivati, è stata cercare una scuola per Alexandra e degli specialisti per Pavel. Tutti gli specialisti però parlavano esclusivamente in slovacco e Pavel ha iniziato a parlare russo solo da poco. È stata dura, ma la sua terapia doveva continuare.
Inna Kolyadinskaya, madre di Pavel e Alexandra
Inna ha trovato sostegno a Dubravka, dove educatori e terapeuti possono seguire Pavel in lingua russa
Lo scorso ottobre, Inna ha appreso dell’esistenza dello Spazio di Gioco e Apprendimento a Dubravka, aperto dall’UNICEF con il Comune di Bratislava. Vi ci ha accompagnato subito Pavel, che qui ha iniziato a giocare e ha conosciuto la Dottoressa Olga Ivannikova-Mirgorodskaya, una neurologa e psicologa di Kiev, che segue lo sviluppo di Pavel attraverso esercizi settimanali da svolgere insieme.
"Qui faccio diversi esercizi con tutti i bambini quattro volte alla settimana e fornisco anche consulenza ai genitori. Nel centro abbiamo bambini con vari ritardi nello sviluppo che hanno bisogno di diversi tipi di supporto", ci informa Olga.
Pavel è davvero felice di frequentare il centro, grazie al quale ha ripreso a frequentare l’asilo e ad imparare giocando. Inna vede progressi visibili nel suo bambino da quando ha iniziato a lavorare con Olga.
Gli ci è voluto del tempo per adattarsi, ma ora va letteralmente di corsa a scuola. Partecipa alle attività sportive, ai corsi di ceramica e adora gli altri bambini e i suoi educatori. Abbiamo anche creato un gioco che facciamo ogni mattina: Corriamo all’asilo!
L'azione dell'UNICEF
L’UNICEF ha sostenuto l’apertura di 23 Spazi di Gioco e Apprendimento in 13 comuni della Slovacchia e sta ampliando l'accesso agli asili già esistenti per garantire che tutti i bambini ucraini e slovacchi possano beneficiare dell'educazione e della cura fin dalla prima infanzia.
Per molti bambini come Pavel, la lingua spesso è una delle barriere che impedisce l’accesso al prezioso sostegno di cui hanno bisogno.
In collaborazione con la European Association of Service providers for Persons with Disabilities (EASPD), l'UNICEF sta lavorando per garantire sostegno ai bambini con rischi nello sviluppo e ritardi già diagnosticati, attraverso l'espansione dei servizi esistenti e la formazione dei professionisti dello sviluppo della prima infanzia provenienti dall’Ucraina.
Il progetto è attivo in Slovacchia, Bulgaria, Polonia, Romania e Moldavia e ha l'obiettivo di raggiungere 12 mila famiglie con questo sostegno. Inoltre, l'UNICEF sta fornendo assistenza in denaro alle famiglie con bambini, rifugiate in Slovacchia.