Il Comune di Empoli accreditato fra le Città amiche dei bambini e degli adolescenti

La consegna dell’attestato di accreditamento è avvenuta il 9 aprile in apertura del Consiglio Comunale a conclusione di un impegnativo percorso che ha coinvolto l’intera amministrazione comunale per oltre due anni. Il percorso che il Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti propone ai Comuni che decidono di aderire infatti, prevede la messa in atto di una serie di azioni volte a costruire un approccio di lavoro basato sui diritti dei minorenni che mira ad attuare i principi stabiliti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Negli oltre due anni di impegno il Comune di Empoli, con il supporto costante dell’ufficio Città amiche dei bambini e degli adolescenti di UNICEF Italia, ha realizzato tutte le azioni previste dal percorso a partire dalla creazione di un tavolo di coordinamento permanente fra i vari assessorati che ha dato avvio ad un’analisi della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza presente sul territorio empolese, volta a fornire all’amministrazione uno strumento valido, quale base per elaborare politiche efficaci partendo da un lavoro di sistematizzazione della raccolta e analisi dati a livello comunale. Lo scopo del percorso, infatti, è stato quello di strutturare meccanismi e processi duraturi che permettano all’amministrazione comunale di rendere fruibile ed esigibile ciascun diritto dettato dalla Convenzione ONU attraverso la programmazione di servizi e politiche per l’infanzia e l’adolescenza elaborate sulla base delle evidenze frutto di analisi.

Affiancato al tavolo interassessorile, il Comune ha dato vita ad un organismo di coordinamento permanente con le realtà della società civile che si occupano di minorenni quale luogo di scambio e condivisione che, a partire dalle evidenze emerse dall’analisi della condizione dei minorenni, ha supportato il Comune nella elaborazione di una strategia condivisa su infanzia e adolescenza, corredata di voci di bilancio dedicate ed inserita nei documenti di programmazione previsti dall’ordinamento amministrativo. L’individuazione di una batteria di indicatori ha permesso di monitorare le azioni previste dalla strategia per verificare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Garantire che la partecipazione dei bambini e dei ragazzi alle decisioni che li riguardano fosse istituzionalizzata attraverso l’inclusione dell’art. 12 della Convenzione ONU nello Statuto comunale è stato un altro passo fondamentale, previsto dal Programma Città amiche dei bambini e degli adolescenti e attuato dal Comune di Empoli. L’istituzionalizzazione di questo principio rende l’ascolto dei minorenni un elemento costante nelle decisioni dell’amministrazione comunale che ha già programmato percorsi di partecipazione rivolti ai minorenni nell’ambito dell’elaborazione del nuovo Piano Operativo comunale, così come sono stati coinvolti nell’elaborazione del Patto per il Verde per la gestione integrata e sostenibile del verde pubblico.

Il primo rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza nel Comune di Empoli elaborato anche nella versione adatta a bambini e adolescenti, ha consentito all’amministrazione di condividere con i cittadini il percorso realizzato, permettendo anche un’analisi ed un confronto pubblico utili a valutare le azioni compiute e quelle ancora da compiere. Grazie a questo strumento, tutti i cittadini compresi i ragazzi, potranno monitorare il raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione ha fissato per i prossimi anni. Insieme con il rapporto, tutta la documentazione è consultabile alla pagina dedicata al Programma Città amiche dei bambini e degli adolescenti del Comune di Empoli, a questo link: https://empoli-citta-amica-bambini-adolescenti.comune.empoli.fi.it/

Con soddisfazione il Comitato Italiano per l’UNICEF riconosce Empoli Città amica dei bambini e degli adolescenti per l’impegno che ha dimostrato nel percorrere tutti i passi. L’accreditamento durerà due anni, periodo durante il quale il Comune dovrà continuare ad impegnarsi in modo corale nello sviluppo di politiche per l’infanzia e l’adolescenza che rafforzino i diritti dei minorenni, per far crescere il benessere dell’intera comunità.