Impatto della guerra sui bambini: a 25 anni dal Rapporto di Graca Machel verificati 266.000 casi di gravi violazioni contro i bambini

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27/08/2021

Dichiarazione congiunta del Direttore generale dell'UNICEF Henrietta Fore e della Rappresentante speciale del Segretario Generale ONU per i bambini nei conflitti armati Virginia Gamba in occasione del 25° anniversario del fondamentale Rapporto di Graça Machel sull'impatto della guerra sui bambini

"Venticinque anni fa, Graça Machel divulgò il suo rapporto alle Nazioni Unite 'L'impatto della guerra sui bambini', che esortava la comunità internazionale a intraprendere azioni concrete per proteggere i bambini dal flagello della guerra e invitava le Nazioni Unite e la comunità globale ad agire per proteggere i bambini. 

La comunità internazionale ha ascoltato il suo appello e ha intrapreso alcune azioni basate sulle raccomandazioni di Machel, e l'Assemblea Generale ha istituito l'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini nei conflitti armati, e il Consiglio di Sicurezza ha stabilito un meccanismo coordinato di monitoraggio e segnalazione delle Nazioni Unite per continuare a monitorare l'impatto della guerra sui bambini.

Da allora, le Nazioni Unite hanno verificato 266.000 casi di gravi violazioni contro i bambini in più di 30 situazioni di conflitto in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina negli ultimi 16 anni. Tra questi, più di 104.100 bambini uccisi e mutilati, 93.000 bambini reclutati e utilizzati in ruoli di combattimento e di supporto, 25.700 bambini rapiti e altri 14.200 bambini vittime di violenza sessuale. Nel 2020, le Nazioni Unite hanno verificato un totale di 26.425 violazioni contro i bambini in situazioni di conflitto, ovvero 72 violazioni che si verificano ogni singolo giorno o tre violazioni ogni ora. Ha anche segnato il settimo anno di fila con almeno 20.000 violazioni verificate".

Nel 2020

Le Nazioni Unite hanno verificato un totale di 26.425 violazioni contro i bambini in situazioni di conflitto

1268

bambini vittime di stupro o altre forme di violenza sessuale

8422

bambini uccisi e mutilati

8521

bambini arruolati e sfruttati

"I paesi con i più alti numeri di bambini uccisi e mutilati nel 2020 sono stati Afghanistan, Siria, Yemen e Somalia, con un totale complessivo di 8.422 bambini. Questi sono solo i casi che possono essere verificati attraverso il Meccanismo di Monitoraggio e Segnalazione guidato dall'ONU, istituito nel 2005 per documentare in modo sistematico le violazioni più eclatanti contro i bambini nelle zone di conflitto. Le cifre reali sono sicuramente molto più alte. 

Non sono semplici statistiche. Rappresentano giovani vite che sono state perse o altrimenti devastate da traumi e sofferenze orribili. Infatti, molti bambini hanno subito più di una grave violazione. Nel 2020, l'ONU ha verificato che circa il 10% dei quasi 20.000 bambini colpiti erano vittime di due o più gravi violazioni.

Nonostante questi continui impatti sui bambini, dalla pubblicazione del rapporto sono stati compiuti progressi significativi per proteggere i bambini dai conflitti, che comprendono l'attuazione di misure e strategie globali per aiutare a mantenere i bambini al sicuro. Esempi notevoli sono i Principi di Parigi che mirano a prevenire il reclutamento e l'uso dei bambini nelle forze e nei gruppi armati e la Safe School Declaration per rafforzare la protezione dell'istruzione dagli attacchi e limitare l'uso di scuole e università per scopi militari. 

Inoltre, l'ONU continua a lavorare direttamente con le famiglie e le comunità per ridurre le vulnerabilità dei bambini e fornire loro il sostegno di cui hanno bisogno per riprendersi dalla guerra. Nel corso degli anni, l'ONU e i suoi partner hanno lavorato senza sosta per garantire il rilascio di migliaia di bambini associati a forze armate e gruppi armati, tra cui 12.643 bambini nel 2020, e fornire loro cure appropriate e servizi di reinserimento".

L'impatto dei conflitti sui bambini è responsabilità di tutti, e deve essere preoccupazione di tutti.

Graça Machel, politica e avvocato mozambicana

L'impegno per porre fine e prevenire le violazioni

"In tutte le situazioni di conflitto, l'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i Bambini nei Conflitti Armati sostiene l'impegno delle Nazioni Unite con tutte le parti in conflitto per sottoscrivere impegni scritti con limiti di tempo per porre fine e prevenire le violazioni.

L'UNICEF, attraverso la sua presenza programmatica, insieme ai co-presidenti delle task force nazionali per il monitoraggio e la segnalazione e agli osservatori ed esperti delle Nazioni Unite per la protezione dell'infanzia, aiuta a identificare i canali per l'impegno con i comandanti delle forze armate e dei gruppi per negoziare misure concrete per proteggere i bambini. Dal 2005, 35 piani d'azione e un numero crescente di impegni unilaterali sono stati firmati dalle parti in conflitto in 17 situazioni di conflitto, e hanno messo in atto misure per: 

  • proteggere i bambini dall'impatto della guerra;
  • prevenire il verificarsi di gravi violazioni;
  • liberare i bambini associati alle forze armate e ai gruppi armati e reintegrarli nelle loro comunità;
  • proteggere i bambini dalla violenza sessuale;
  • proteggere scuole e ospedali;
  • far sì che i responsabili rispondano dei loro atti.


Ciononostante, le gravi violazioni dei diritti continuano, indicando un diffuso e spaventoso disinteresse per i diritti e il benessere dei bambini delle parti in conflitto. In questo momento, solo 18 delle 61 parti in conflitto elencate negli allegati del rapporto annuale 2021 del Segretario generale sui bambini nei conflitti armati hanno un piano d'azione congiunto o impegni simili con le Nazioni Unite per prevenire gravi violazioni dei diritti dei bambini. Questo è inaccettabile. Tutte le parti elencate dovrebbero concordare e aderire a un piano d'azione per proteggere i bambini e mettere in atto misure per evitare innanzitutto che le violazioni contro i bambini si verifichino".

Documenti disponibili

Agosto 2021 - Scheda dati su bambini e conflitti, 25 anni dal rapporto Greca Machelpdf / 389 kb

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Le parti in conflitto e coloro che esercitano un'influenza su di loro, così come la comunità internazionale, dovrebbero ascoltare questa chiamata all'azione e raddoppiare gli sforzi per porre fine alle gravi violazioni dei diritti dei bambini. Tutti i bambini hanno il diritto di essere protetti dai pericoli e di vivere in pace.

Graça Machel

27/08/2021

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