In Pakistan le piogge sono terminate, ma i bambini continuano a morire

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17/01/2023

Le piogge sono terminate e purtroppo in larga misura anche l'attenzione dei media. 4 milioni di bambini lottano ancora per la sopravvivenza vicino le acque contaminate e stagnanti delle alluvioni. Con le case distrutte, soffrono un difficile inverno, senza rifugi decenti.

Avrete visto tutti le immagini che raccontano questa storia straziante: i villaggi sono stati trasformati in isole, i bambini in orfani, le famiglie vivono ancora sotto brandelli di plastica in condizioni letteralmente glaciali. Anche i numeri raccontano una storia - la storia di un incubo in corso per i bambini del Pakistan.

Nei distretti colpiti dalle alluvioni, circa 1,6 milioni di bambini già soffrivano di malnutrizione acuta grave, mentre altri 6 milioni soffrono di malnutrizione cronica, una condizione che può causare danni irreversibili al cervello, al corpo e al sistema immunitario dei bambini. Dopo le inondazioni, l'UNICEF si aspetta che questa situazione peggiorerà esponenzialmente.

27.000 scuole sono state spazzate via. Nonostante la tragedia in corso, nonostante le giovani vite in gioco, l'attuale appello dell'UNICEF di 173 milioni di dollari è finanziato meno della metà. Questo nonostante il nostro lavoro in quasi tutti i settori, che raggiunge milioni di bambini.

I bambini al centro degli sforzi per la ricostruzione del paese

La scorsa settimana, i donatori internazionali si sono impegnati per oltre 9 miliardi di dollari per aiutare il Pakistan a riprendersi dalla catastrofe. Questo è un gesto molo generoso. Ma i bambini devono essere al centro degli sforzi di ripresa, riabilitazione e ricostruzione.

Una reale ripresa economica e una crescita sostenuta possono essere raggiunte solo se faremo gli investimenti necessari per rispondere ai bisogni immediati e di lungo periodo dei bambini.

È anche fondamentale investire nella costruzione del capitale umano e della resilienza, soprattutto nel Sindh rurale e nel Balochistan dove è avvenuta la maggior parte della devastazione. Queste comunità vulnerabili hanno bisogno di un accesso sicuro ai servizi essenziali come assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione, protezione e igiene, soprattutto coloro nelle comunità remote e scarsamente servite.

Il Pakistan è un noto hotspot climatico ed è solo questione di tempo prima che un altro disastro climatico su larga scala colpisca i bambini del Paese. Abbiamo bisogno di finanziamenti flessibili per raddoppiare i nostri sforzi oggi e di investimenti a lungo termine che affrontino le persistenti disuguaglianze che le bambine e i bambini hanno dovuto affrontare per troppo tempo.

Dichiarazione di Abdullah Fadil, Rappresentante dell’UNICEF in Pakistan

17/01/2023

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