Indonesia, dopo lo tsunami migliaia di bambini hanno bisogno di aiuto

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01/10/2018

2 ottobre 2018 – A 3 giorni dal terremoto che ha colpito l’isola di Sulawesi e il devastante tsunami che ha colpito la città di Palu, le condizioni di decine di migliaia di bambini rimangono estremamente precarie.
 
I bambini di Palu, Donggala e di altre aree colpite hanno bisogno di aiuti urgenti. Molti hanno perso i propri cari, la casa, e tutto ciò che era loro familiare.
 
«A ogni aggiornamento sulla situazione aumentano le nostre preoccupazioni per la sicurezza dei bambini nelle aree colpite dal disastro» afferma Amanda Bissex, Rappresentante ad interim dell'UNICEF in Indonesia«In collaborazione con il Governo indonesiano, stiamo facendo tutto il possibile per rispondere a questa emergenza, che ha colpito il paese ad appena un mese di distanza da un altro devastante terremoto che ha causato migliaia di morti nell'isola di Lombok,» 
 
Secondo i dati più aggiornati forniti dalle autorità indonesiane, sono oltre 1.200 i morti, 7.100 i feriti e 90 i dispersi , mentre 48.025 sono le persone sfollate in 103 centri di raccolta. Ma si tratta di cifre destinate ad aumentare man mano che altre aree diventeranno accessibili.

Complessivamente, nelle aree colpite dal disastro vivono 1,5 milioni di abitanti.
 
Stando alle valutazioni iniziali effettuate insieme ai partner sul campo, i bisogni immediati sono il salvataggio, l'evacuazione e la cura dei feriti e garantire nei centri per gli sfollati assistenza sanitaria, acqua potabile, servizi igienici, cibo e altri beni non alimentari.
 
Si teme che siano oltre 1.000 le scuole danneggiate, con un impatto su circa il 19% degli alunni di Sulawesi.
 
Secondo l’esperienza maturata dall’UNICEF in Indonesia, le priorità per i bambini e per le loro famiglie comprendono alimenti pronti all'uso, acqua, servizi igienici e assistenza medica di base (kit di primo soccorso, medicine e articoli per l’igiene femminile). 

È indispensabile inoltre per la loro salute emotiva e psichica che i bambini ritrovino quanto prima una parvenza di normalità, attivando servizi per identificare e assistere i bambini rimasti orfani o separati dai genitori, prevenendo la dispersione dei nuclei familiari, assicurando supporto psico-sociale e facendo ripartire le attività scolastiche, anche con strumenti di emergenza.

Per  assicurare una prima risposta all'emergenza e proseguire gli interventi già in corso a seguito dei terremoti del mese scorso a Lombok, l'UNICEF ha lanciato un appello umanitario da 5 milioni di dollari. 

È possibile sostenere la nostra azione umanitaria anche dall'Italia, con una donazione su questo sito

01/10/2018

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