Intervista a Fabio Rovazzi, artista e testimonial dell’UNICEF Italia
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Caro Fabio, ti conosciamo tutti come cantante, youtuber, attore, ma raccontaci meglio del tuo impegno con l'UNICEF.
Lo scorso 26 marzo, assieme al Direttore generale dell'UNICEF Italia Paolo Rozera, sono partito per la Moldavia per una missione dell'UNICEF. Un viaggio intenso dove ho incontrato persone che vivevano una vita come noi, bambini e famiglie che da un giorno all'altro hanno lasciato tutto per salvarsi dalla guerra. Un esodo drammatico di migliaia di persone che cercavano protezione, cibo, cure mediche, coperte per ripararsi. Soprattutto donne, anziani e bambini che avevano bisogno di tutto. È stato struggente vedere come due nonni abbiano portato a piedi oltre il confine il loro nipote.
Cosa fa l'UNICEF in Moldavia?
A Palanca, un piccolo comune moldavo che si trova al confine con l'Ucraina e costituisce uno dei punti di arrivo e di transito delle popolazioni in fuga dalle città orientali e meridionali dell'Ucraina, l'UNICEF ha stabilito un Blue Dot per accogliere donne e bambini in fuga da Mykolaïv, città del sud, e da Cherson, altra città duramente colpita.
Anche a Chisinau, la capitale della Moldavia, vi è un altro Blue Dot, allestito all'interno di un padiglione dell'Expo.
Attualmente sono 7 i Blue Dot presenti in Moldavia. Dall'inizio della guerra circa 475.000 rifugiati dall'Ucraina sono giunti nella Repubblica di Moldavia, in maggioranza giovani donne e bambini piccoli. Di questi, oltre 85.000 sono rimasti nel paese, un numero importante se si considera che la popolazione della Moldavia conta circa 3 milioni e mezzo di abitanti.
Per vedere il video di Fabio girato in Moldavia, clicca qui: Fabio Rovazzi: appello per i bambini dell'Ucraina