Istruzione, l'investimento più vantaggioso
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Lo scarso accesso dei bambini africani all'istruzione è principalmente dovuto all'insufficiente numero di scuole, all'impossibilità delle famiglie di sostenere i costi per l'istruzione, alla necessità per molti bambini di lavorare per guadagnarsi da vivere, ai matrimoni precoci (che impediscono alle bambine di continuare gli studi) e alla discriminazione che colpisce milioni di bambini orfani a causa dell'AIDS.
Andare a scuola non significa "soltanto" evadere dalla prigione dell'analfabetismo. L'accesso all'istruzione di base innesta difatti un circolo virtuoso che produce i suoi effetti di generazione in generazione.
È provato che l'istruzione aumenta le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e con essa la possibilità di avere un reddito migliore rispetto a quello medio delle persone non scolarizzate.
Le bambine e le ragazze che frequentano la scuola hanno più probabilità di conseguire l'autosufficienza economica in età adulta e sanno difendere con maggiore efficacia i propri diritti, nel lavoro e in famiglia. Le statistiche dimostrano che le giovani donne con un ciclo di istruzione primaria alle spalle hanno meno gravidanze e più distanziate fra loro, e sanno nutrire e prendersi cura dei figli in modo più equilibrato.
Gli adulti che da bambini hanno ricevuto l'istruzione di base hanno maggiore predisposizione a mandare i figli a scuola. L'esperienza vissuta in prima persona avvalora nei genitori l'importanza dell'istruzione per i propri figli e soprattutto per le ragazze. Per questo, investire nell'istruzione dei bambini di oggi significa anche lavorare per il benessere e lo sviluppo dei bambini di domani.
L'esperienza accumulata sul campo ha permesso all'UNICEF di verificare che investire nell'istruzione primaria produce, più che ad ogni altro grado di istruzione, il più alto ritorno in termini sociali: salute, occupazione, stima di sé e realizzazione personale. Per questo l'UNICEF ritiene l'istruzione una delle priorità della sua azione per lo sviluppo umano.
La scuola combatte l'AIDS
Fra i numerosi vantaggi dell'istruzione di base, anche la migliore capacità di proteggersi dal contagio dell'HIV/AIDS, la prima causa di mortalità in quasi tutti i paesi interessati da questa campagna.
L'HIV/AIDS ha fatto decrescere significativamente la probabilità di frequentare la scuola. Nella sola Africa circa 11 milioni di bambini sono divenuti orfani a causa di questa malattia infettiva mortale.
Quando i genitori soccombono alla malattia e non sono più in grado di lavorare, la contrazione del reddito familiare impedisce spesso di sostenere le spese per l'istruzione dei figli. Le ragazze, chiamate ad farsi carico dell'assistenza quotidiana ai familiari malati, sono le prime ad essere costrette a ritirarsi da scuola.
Quando i genitori vengono meno, gli orfani per AIDS si ritrovano spesso a carico di parenti anziani e privi di mezzi, quando non anche soli al mondo e circondati dall'ostilità (stigma) nella comunità di appartenenza. Per questi bambini la scuola sarebbe l'opportunità più preziosa per avere un futuro vivibile, ma paradossalmente sono loro quelli che ne vengono più facilmente esclusi.
I bambini orfani e socialmente emarginati sono quelli ai quali la campagna "Schools for Africa" dedicherà un'attenzione speciale.