L'UNICEF lancia l’Agenda 2025-2030 per l’infanzia e l’adolescenza per i candidati alla Presidenza delle elezioni regionali
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In occasione delle prossime elezioni regionali, l’UNICEF Italia propone alle candidate e ai candidati alla Presidenza delle Regioni di Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto, l’"Agenda regionale 2025-2030 per l'infanzia e l'adolescenza – Le Cose da Fare", azioni prioritarie a favore dei minorenni ritenute strategiche per costruire una società più equa, inclusiva e sostenibile, basata su 5 aree di intervento individuate dall’UNICEF: cambiamento climatico e sostenibilità; non discriminazione; educazione di qualità; salute mentale e benessere psicosociale; genitorialità responsiva.
“Non bisogna considerare l’infanzia come un settore residuale, ma come una priorità strategica per il rilancio del Paese. Investire sulle persone di minore età – anche e soprattutto laddove sono numericamente poche – significa scommettere su un futuro più equo, sostenibile e coeso. Le Regioni, come enti territoriali, giocano un ruolo fondamentale nel promuovere e attuare politiche locali che supportano la piena realizzazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sono attori chiave nel tradurre gli obiettivi globali in azioni concrete a livello locale” - ha dichiarato Nicola Graziano Presidente dell’UNICEF Italia.
In vista della nuova legislatura, le Regioni hanno l’opportunità e la responsabilità di porsi come laboratori di innovazione e inclusione per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per superare i divari esistenti e assicurare a tutte le bambine e ai bambini un contesto di crescita ricco di opportunità.
Nicola Graziano, Presidente UNICEF Italia
Pochi giovani nel paese, pochi investimenti dedicati
La percentuale di minorenni nella popolazione italiana, infatti, è in costante calo, in linea con la tendenza di denatalità che interessa l’intero Paese. A fronte di un numero sempre più esiguo di bambine, bambini e adolescenti, in molte regioni si registra una risposta insufficiente in termini di servizi, risorse e investimenti dedicati.
In Toscana, ad esempio, le persone di minore età rappresentano solo il 13,88% della popolazione, uno dei valori più bassi tra le regioni analizzate. Seguono le Marche (14,17%), il Veneto (14,72%), la Puglia (14,75%) e la Valle d’Aosta (14,8%), tutte al di sotto della soglia nazionale del 15%. Solo la Campania si distingue, con il 16,52% della popolazione composta da minorenni, seguita dalla Calabria, con il 15,6%, confermandosi tra le poche regioni italiane con un saldo demografico ancora relativamente giovane.
Le richieste dell'UNICEF Italia ai candidati e alle candidate
- Promuovere l’ascolto e la partecipazione informata e consapevole delle persone minorenni.
- Adottare un quadro legislativo e strategie integrate per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
- Rafforzare la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione delle risorse dedicate ai servizi per l’infanzia e all’adolescenza
- Migliorare la Raccolta dati, il Monitoraggio e la Valutazione dell’impatto delle politiche sull’infanzia e l’adolescenza
- Rafforzare l’istituto del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza
- Implementare progetti di promozione della Pace
- Agire, con interventi specifici, sulle 5 priorità proposte da UNICEF
L’Agenda regionale dell’UNICEF Italia comprende anche il Manifesto delle ragazze e dei ragazzi con sfide e raccomandazioni individuate dai giovani delle regioni che andranno al voto, frutto di un lavoro di ascolto e partecipazione, informata e consapevole, delle volontarie e dei volontari di Younicef e del Servizio Civile Universale.
L'Agenda prevede, inoltre, un monitoraggio annuale, regionale, basato sugli indicatori individuati per le 5 priorità UNICEF.
Le cose da fare 2025 - elezionipdf / 1.10 Mb
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