Le sole restrizioni in base all'età non bastano a garantire la sicurezza dei bambini online

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12/12/2025

In tutto il mondo, i Governi stanno discutendo su quanto un giovane sia "troppo giovane" per usare i social media, con alcuni che introducono restrizioni legate all'età su tutte le piattaforme.
Queste restrizioni riflettono una preoccupazione genuina: i bambini sono vittime di bullismo, sfruttamento ed esposizione a contenuti dannosi online, con impatti negativi sulla loro salute mentale e sul loro benessere. Lo status quo sta fallendo nei confronti dei bambini e sta mettendo a dura prova le famiglie.

Sebbene l'UNICEF accolga con favore il crescente impegno per la sicurezza online dei bambini, i divieti sui social media comportano dei rischi e potrebbero persino ritorcersi contro.
I social media non sono un lusso: per molti bambini, specialmente quelli isolati o emarginati, sono un'ancora di salvezza che fornisce accesso all'apprendimento, alla connessione, al gioco e all'espressione di sé. Inoltre, molti bambini e giovani continueranno ad accedere ai social media, sia attraverso espedienti, dispositivi condivisi o ricorrendo a piattaforme meno regolamentate, rendendo in ultima istanza più difficile proteggerli.

Le restrizioni di età devono essere parte di un approccio più ampio che protegga i bambini dai pericoli, rispetti i loro diritti alla privacy e alla partecipazione ed eviti di spingerli verso spazi non regolamentati e meno sicuri. La regolamentazione non dovrebbe sostituire gli investimenti delle piattaforme nella sicurezza dei bambini. Le leggi che introducono restrizioni di età non sono un'alternativa alle aziende che migliorano la progettazione delle piattaforme e la moderazione dei contenuti.

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Garantire Sicurezza e Inclusione nell’Era Digitale

L’UNICEF invita i Governi, le autorità di regolamentazione e le aziende a collaborare con i bambini e le famiglie per creare ambienti digitali sicuri, inclusivi e rispettosi dei diritti dei bambini. Ciò significa che:

  • I Governi devono garantire che le leggi e i regolamenti legati all’età non sostituiscano l’obbligo delle aziende di investire nella progettazione di piattaforme più sicure e in un’efficace moderazione dei contenuti, e dovrebbero incaricare le aziende di assumersi la responsabilità di identificare e affrontare in modo proattivo gli impatti negativi sui diritti dei bambini.
  • Le aziende di social media e tecnologiche devono riprogettare i prodotti ponendo al centro la sicurezza e il benessere dei bambini, investire nella progettazione di piattaforme più sicure e in un'efficace moderazione dei contenuti, e sviluppare strumenti di verifica dell'età che rispettino i diritti e esperienze differenziate che offrano agli utenti più giovani ambienti più sicuri e adeguati al loro sviluppo. Queste protezioni devono essere applicate in tutti i contesti, compresi i paesi fragili o colpiti da conflitti, dove la capacità istituzionale di regolamentare e far rispettare le protezioni può essere bassa.
  • Le autorità di regolamentazione devono disporre di misure sistemiche per prevenire e mitigare efficacemente i danni online subiti dai bambini.
  • La società civile e i partner devono amplificare le voci e le esperienze vissute dai bambini, dai giovani, dai genitori e da chi si prende cura dei bambini nei dibattiti sui limiti di età dei social media. Le decisioni su come proteggere al meglio i bambini nell'era digitale devono essere basate su prove di qualità, comprese quelle provenienti direttamente dai bambini.
  • I genitori e coloro che si prendono cura dei bambini dovrebbero essere sostenuti con una migliore alfabetizzazione digitale: hanno un ruolo cruciale, ma attualmente viene chiesto loro di fare l'impossibile per proteggere i propri figli online: monitorare piattaforme che non hanno progettato, controllare algoritmi che non possono vedere e gestire decine di app 24 ore su 24.


L'UNICEF si impegna a continuare il proprio lavoro a favore e insieme ai bambini, ai giovani e alle famiglie per garantire che la legislazione, le normative e la progettazione tecnologica riflettano le opinioni, le esigenze e i diritti dei bambini. Siamo pronti a collaborare con i Governi, le imprese e le comunità per garantire che ogni bambino possa imparare, connettersi e crescere in modo sicuro nell'era digitale.


Dichiarazione dell'UNICEF mentre diversi paesi si apprestano a introdurre divieti sui social media per i bambini.

12/12/2025

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