Le stime aggiornate parlano di ulteriori 43.000 decessi nel 2022 in Somalia a causa della siccità

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21/03/2023

 Secondo un nuovo rapporto lanciato dal Ministro Federale della Salute e dei Servizi Sociali, dall'OMS e dall'UNICEF, si stima che nel 2022 in Somalia potrebbero essersi verificate ulteriori 43.000 morti a causa dell'aggravarsi della siccità rispetto alle crisi del 2017 e del 2018. Metà di queste morti sarebbero avvenute fra i bambini sotto i 5 anni.

Per la prima volta, dallo stesso studio è stato sviluppato anche un modello di previsione basato su scenari per consentire un'azione preventiva e scongiurare le morti legate alla siccità. Le previsioni, che vanno da gennaio a giugno 2023, stimano che 135 persone potrebbero morire ogni giorno a causa della crisi, con un totale di decessi previsto tra 18.100 e 34.200 durante questo periodo. Queste stime suggeriscono che, sebbene la carestia sia stata per ora scongiurata, la crisi è lungi dall'essere finita ed è già più grave della crisi di siccità del 2017-2018.

Queste cifre derivano da un modello statistico che ha stimato che il tasso di mortalità grezzo è aumentato in tutta la Somalia da 0,33 a 0,38 morti per 10.000 persone al giorno nel periodo gennaio-dicembre; il tasso nei bambini di età inferiore ai 5 anni è stato quasi doppio rispetto a questi livelli. Per il 2023, si prevede che il tasso di mortalità grezzo raggiungerà 0,42 morti per 10.000 persone al giorno entro giugno 2023.

La Somalia sta attraversando cinque stagioni consecutive di mancate piogge, il periodo più lungo a memoria d'uomo, che hanno lasciato cinque milioni di persone in condizioni di grave insicurezza alimentare e quasi due milioni di bambini a rischio di malnutrizione. Le Nazioni Unite hanno bisogno di oltre 2,6 miliardi di dollari per soddisfare i bisogni prioritari di 7,6 milioni di persone nel 2023.
I risultati del rapporto sono stati diffusi dal Ministro della Salute del Governo Federale della Somalia, Ali Adam Abubakar, alla presenza di Ama Abdemoula, Vice Rappresentante Speciale del Segretario Generale e Coordinatore Residente e Umanitario delle Nazioni Unite per la Somalia, Wafaa Saeed, Rappresentante dell'UNICEF in Somalia e Sk Md Mamunur Rahman Malik, Rappresentante dell'OMS in Somalia.

Commissionato dall'Ufficio regionale dell'UNICEF e dall'Ufficio nazionale dell'OMS per la Somalia e realizzato dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine e dall'Imperial College di Londra, lo studio presenta stime retrospettive della mortalità in Somalia da gennaio a dicembre 2022. Si stima che i tassi di mortalità più elevati si siano verificati nella Somalia centro-meridionale, in particolare nelle aree intorno alle regioni di Bay, Bakool e Banadir, l'attuale epicentro della siccità.

Lo studio, il primo di una serie programmata, ha ricevuto il sostegno del Ministero federale della Salute e dei Servizi Sociali del Governo federale della Somalia e dell'Unità di Analisi della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione della FAO, ed è stato finanziato dal Foreign, Commonwealth and Development Office del Regno Unito.
Nel rendere noti i risultati del rapporto, Ali Hadji Adam Abubakar, Ministro della Salute del Governo Federale della Somalia ha commentato: "Continuiamo a essere preoccupati per il livello e la portata dell'impatto sulla salute pubblica di questa crisi alimentare sempre più profonda e prolungata in Somalia. Allo stesso tempo, siamo ottimisti sul fatto che se riusciremo a sostenere le nostre azioni sanitarie e nutrizionali in corso e a incrementare la risposta umanitaria per salvare vite umane e proteggere la salute delle persone vulnerabili, potremo allontanare per sempre il rischio di carestia. Altrimenti, le persone vulnerabili ed emarginate pagheranno con la vita il prezzo di questa crisi. Esortiamo quindi tutti i nostri partner e donatori a continuare a sostenere il settore sanitario nella costruzione di un sistema sanitario resiliente che funzioni per tutti e non per pochi. Costruire un mondo più sano e felice per tutti i somali rimane al centro del nostro governo".

Il Rappresentante dell'OMS in Somalia e capo della missione, Mamunur Rahman Malik, commentando i risultati dello studio, ha affermato che "Stiamo correndo contro il tempo per prevenire le morti evitabili e salvare le vite. Abbiamo visto che le morti e le malattie prosperano quando la fame e le crisi alimentari si prolungano. Se non agiamo subito, ci saranno più morti per malattia che per fame e malnutrizione messe insieme. Il costo della nostra inazione significherà che bambini, donne e altre persone vulnerabili pagheranno con la vita, mentre noi assisteremo disperati e impotenti allo svolgersi della tragedia". Malik ha aggiunto che "fin dall'inizio di questa siccità, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha chiaramente affermato che la siccità è una crisi sanitaria tanto quanto una crisi alimentare e climatica. La preoccupazione principale dell'OMS è stata quella di prevenire l'eccesso di morti direttamente o indirettamente attribuibili alla siccità, con particolare attenzione alle donne e ai bambini sotto i cinque anni. Per questo motivo, l'OMS ha intensificato gli interventi sanitari integrati salvavita per tutto il 2022 e continuerà a farlo nel 2023 per evitare ogni morte prevenibile in Somalia"

"Questi risultati presentano un quadro desolante della devastazione che la siccità ha portato ai bambini e alle loro famiglie", ha dichiarato il Rappresentante dell'UNICEF Wafaa Saeed. "Siamo rattristati da questi decessi e sappiamo che ce ne sarebbero potuti essere molti di più se l'assistenza umanitaria non fosse stata intensificata per raggiungere le comunità colpite. Dobbiamo continuare a salvare vite umane prevenendo e curando la malnutrizione, fornendo acqua sicura e pulita, migliorando l'accesso ai servizi sanitari salvavita, vaccinando i bambini contro malattie mortali come il morbillo e fornendo servizi di protezione fondamentali".

NOTE

L'attuale crisi di siccità in Somalia si sta sviluppando in un contesto già di per sé cupo. Con quasi la metà della popolazione (7,9 milioni) bisognosa di assistenza umanitaria, la situazione è aggravata dalle condizioni climatiche estreme indotte dal cambiamento climatico, dall'instabilità politica, dalle tensioni etniche e dall'insicurezza, che continuano a peggiorare i problemi di salute pubblica e nutrizione. Varie stagioni consecutive di mancate piogge hanno causato la siccità, che coincide con il rapido aumento dei prezzi alimentari a livello globale, l'intensificarsi dell'insicurezza in alcune regioni e le conseguenze socioeconomiche della pandemia da COVID-19. Come per le precedenti crisi complesse, è stata accompagnata da ampi movimenti di sfollati interni (3,5 milioni registrati dagli attori umanitari). Nel contesto di quest'ultima crisi, la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) è stata incaricata dall'OMS e dall'UNICEF di produrre stime retrospettive e previsionali dell'eccesso di mortalità globale e attribuibile alla crisi in Somalia e di suggerire punti di intervento.

21/03/2023

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