Libano al collasso economico: il 77% delle famiglie non può permettersi il cibo per i figli

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01/07/2021

Secondo un'indagine pubblicata oggi dall'UNICEF, i bambini in Libano stanno sopportando il peso di uno dei peggiori collassi economici del mondo negli ultimi tempi.

Secondo la recente analisi condotta dall'UNICEF:

- Più del 30% dei bambini sono andati a letto affamati e hanno saltato i pasti nell'ultimo mese.
- Il 77% per cento delle famiglie non ha abbastanza cibo o abbastanza denaro per comprare il cibo. Nelle      famiglie di rifugiati siriani, questa cifra raggiunge il 99%.
- Il 60% delle famiglie deve comprare cibo a credito o prendere in prestito denaro.
- Il 30% dei bambini non sta ricevendo l'assistenza sanitaria di base di cui ha bisogno, mentre il 76% delle famiglie ha dichiarato di essere stato colpito dal massiccio aumento dei prezzi dei farmaci.
- Un bambino su 10 è stato mandato a lavorare.
- Il 40% dei bambini proviene da famiglie in cui nessuno ha un lavoro e il 77% da famiglie che non ricevono alcuna assistenza sociale.
- Il 15% delle famiglie ha interrotto l'istruzione dei propri figli.
- L'80% delle persone che si occupano dei bambini ha dichiarato che questi hanno difficoltà a concentrarsi sugli studi a casa - il che potrebbe indicare fame o stress mentale.




Una serie di crisi che si alimentano a vicenda, compresa una devastante recessione, hanno lasciato le famiglie e i bambini in Libano in una situazione disastrosa, che colpisce praticamente ogni aspetto della loro vita, con poche risorse e praticamente nessun accesso al sostegno sociale.

"Senza alcun miglioramento in vista, in Libano più bambini che mai vanno a letto affamati. La salute dei bambini, l'istruzione e il loro stesso futuro sono colpiti mentre i prezzi salgono alle stelle e la disoccupazione continua a crescere. Sempre più famiglie sono costrette a ricorrere a misure di adattamento negative, tra cui mandare i figli a lavorare, spesso in condizioni pericolose, far sposare le loro giovani figlie o vendere i propri averi", ha dichiarato Yukie Mokuo, Rappresentante dell'UNICEF in Libano.

La depressione economica prolungata è solo una delle crisi aggravate in Libano, che sta risentendo dell'impatto della pandemia da COVID-19 e delle conseguenze delle massicce esplosioni del porto di Beirut dell'agosto 2020, così come della persistente instabilità politica. Mentre 1,5 milioni di rifugiati siriani sono i più duramente colpiti, il numero di libanesi che hanno bisogno di sostegno sta crescendo rapidamente.

"La Banca Mondiale ha descritto ciò che sta accadendo in Libano come forse uno dei tre principali crolli economici visti dalla metà del XIX secolo. Ciò che l'indagine dell'UNICEF mostra è che i bambini stanno sopportando il peso maggiore della catastrofe", ha osservato Yukie Mokuo.

L'UNICEF rafforza il suo appello alle autorità nazionali per attuare un forte ampliamento delle misure di protezione sociale, per garantire l'accesso a un'istruzione di qualità per ogni bambino, e per rafforzare sia i servizi sanitari di base che quelli di protezione dell'infanzia.

"Un'azione decisa e concertata è fondamentale per mitigare la sofferenza, in particolare tra i più vulnerabili, che sono intrappolati in una spirale di povertà", ha dichiarato Yukie Mokuo. "L'UNICEF sta espandendo il suo programma e, con il sostegno della comunità dei donatori, sarà pronto ad aiutare più bambini e famiglie. "Il benessere e la salvaguardia dei bambini devono essere una priorità assoluta per garantire il rispetto dei loro diritti in qualsiasi circostanza. Il Libano non può permettersi che i bambini vengano privati della loro alimentazione, non vadano a scuola, siano in cattive condizioni di salute e a rischio di abusi, violenze e sfruttamento. I bambini sono un investimento, il massimo investimento, nel futuro di una nazione".

Documenti disponibili

Lebanon children future on the line (in inglese)pdf / 2.14 Mb

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01/07/2021

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