Libano, rapido deterioramento della situazione dei bambini. Lanciato appello per 105 milioni di dollari nei prossimi tre mesi
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La pericolosa escalation del conflitto in Libano ha portato a un rapido deterioramento della situazione dei bambini, i cui bisogni superano la velocità con cui le agenzie umanitarie possono rispondere con interventi salvavita, ha avvertito l'UNICEF lanciando il suo appello per 105 milioni di dollari nei prossimi tre mesi.
I fondi sono urgentemente necessari per fornire aiuti essenziali ai bambini che ne hanno disperatamente bisogno, mantenere i servizi fondamentali in Libano - tra cui la fornitura di acqua sicura, il sostegno psicosociale e l'apprendimento - e prepararsi a un'eventuale ulteriore escalation delle ostilità.
L'UNICEF stima che oltre 300.000 bambini siano stati sfollati dalle loro case. Le famiglie sfollate non hanno sufficiente accesso ad acqua, cibo, coperte, medicine e altre forniture essenziali. Questi bambini vivono in un incubo, alle prese con la paura, l'ansia, la distruzione e la morte, traumi che potrebbero avere conseguenze per tutta la vita.
“L'escalation delle ostilità è catastrofica per tutti i bambini del Libano”, ha dichiarato Edouard Beigbeder, Rappresentante dell'UNICEF in Libano. “Ha instillato nelle loro vite una paura inimmaginabile, poiché sono circondati da incertezza e violenza. Innumerevoli bambini rimangono in grave pericolo, esposti a continui attacchi, sfollamenti forzati e impossibilitati a fare affidamento su un sistema sanitario sovraccarico e con poche risorse. L'UNICEF sta rispondendo ai bisogni più immediati e critici dei bambini in Libano, ma ha bisogno di un sostegno urgente per sostenere ed espandere la sua risposta”.
Intensificati gli interventi umanitari
Nell'ultima settimana, l'UNICEF ha intensificato notevolmente le sue operazioni per rispondere alle esigenze immediate dei bambini e delle famiglie colpite da questa crisi. Lavorando a stretto contatto con il Governo libanese, l'UNICEF e i suoi partner hanno raggiunto oltre 50.000 persone in più di 200 rifugi collettivi nei governatorati del Sud del Libano, Beirut, Monte Libano, Nord del Libano, Bekaa e Baalbek-Hermel. L'UNICEF ha fornito alle famiglie nei rifugi acqua potabile, materassi, sacchi a pelo, coperte, kit per l'igiene, dignity kit e kit per i neonati, nonché servizi di assistenza sanitaria, di protezione dell'infanzia, di nutrizione e di sostegno psicosociale.
A settembre, l'UNICEF ha consegnato circa 100 tonnellate di forniture mediche di emergenza agli ospedali e alle strutture sanitarie che si trovano ad affrontare carenze gravi. Nei prossimi giorni verranno consegnate altre forniture mediche, tra cui farmaci essenziali e kit sanitari di emergenza, a sostegno delle squadre di pronto intervento e degli ospedali che curano i feriti.
Tuttavia, l'entità e il ritmo dei bisogni in Libano sono schiaccianti. L'UNICEF si appella con urgenza alla comunità internazionale affinché mobiliti il sostegno umanitario e garantisca che le vie di rifornimento in Libano rimangano aperte, consentendo la consegna rapida e sicura delle forniture essenziali ai bambini bisognosi.
“Le case dei bambini sono state distrutte e per molti la loro vita rischia di essere cambiata per sempre”, ha aggiunto Beigbeder. “Molti sono stati sfollati più volte, perdendo case, genitori e persone care. Questi bambini hanno diritto alla protezione e ai servizi vitali da cui dipendono, come strutture mediche e rifugi. L'UNICEF assiste i bambini del Libano da decenni e siamo impegnati a rimanere e a fornire servizi in questo momento critico”.