Lotta contro il tempo per i bambini del Corno d’Africa

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17/07/2011

Questa storia, come molte altre presenti in questo speciale dedicato all'emergenza Corno d'Africa, è stata scritta da Jess e Kate del Comitato del Regno Unito per l'UNICEF, inviati a Galkayo, in Somalia, per testimoniare in prima persona l'evolversi della situazione e dare voce alle donne e ai bambini in condizioni di bisogno.

Oggi abbiamo incontrato uno degli uomini più importanti tra quelli che lavorano per coordinare gli aiuti per i bambini vulnerabili in Somalia. Maulid Warfa è specialista per l’emergenza dell'UNICEF.

Di origine etiope, ha un'energia infinita e una enorme passione per quello che fa. È stato recentemente richiamato dalla sua vacanza e non smette un attimo di parlare al telefono o scrivere al computer.

Sa tutto quello che c'è da sapere sulla situazione di emergenza in Somalia in questo momento, e ci sentiamo molto fortunati a partecipare a uno dei suoi regolari viaggi presso una delle basi dell'UNICEF a Galkayo, nella Somalia centrale.

Siamo appena arrivati alla base di Galkayo e Maulid è al telefono per coordinare la distribuzione degli aiuti da effettuare in tutta la Somalia per via aerea, in macchina e a piedi.

Queste forniture di aiuti contengono alimenti terapeutici pronti per l'uso, latte terapeutico e secchi d'acqua, sapone e compresse per la potabilizzazione dell'acqua per bambini e famiglie in condizione di bisogno disperato.

Maulid parla ai colleghi dell'UNICEF e di altre organizzazioni per monitorare i tassi di malnutrizione nelle aree colpite.

Domani andremo a visitare un campo profughi in cui Maulid parlerà con i membri della comunità per scoprire chi è arrivato da poco nei campi e identificare donne incinte e bambini vulnerabili. Non c’è un attimo di tregua qui, lo staff dell’UNICEF lavora per ore senza sosta e sotto stress. È un lavoro contro il tempo per aiutare i bambini.

Cos’è che lo fa lavorare in questo modo senza sosta? Ci dice che è il suo desiderio di aiutare i bambini. «Vedere e leggere notizie di bambini gravemente malnutriti e la drammatica situazione umanitaria in Somalia mi sconvolge. Possiamo fare qualcosa, e questo è ciò che mi spinge a fare il massimo. Sapere che quello che faccio può aiutare a mantenere in vita i bambini è la mia motivazione.»

L’incontro con Maulid mi ha incoraggiato, e spero che possa incoraggiare anche voi. Per dirla come lui, possiamo fare qualcosa per la catastrofe in Africa Orientale fin da subito. La situazione non è senza speranza. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per garantire che Mualid e il suo team possano raggiungere ogni bambino che ha bisogno di noi.

17/07/2011

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