Medio Oriente, il colera minaccia la sopravvivenza dei bambini
4 minuti di lettura
L'accelerazione dell'epidemia di colera in Siria e in Libano è allarmante e i rischi per la diffusione ulteriore della malattia in altri paesi della regione richiede azioni urgenti. È necessario supporto urgente per rispondere e contenere la diffusione della malattia.
A causa dell'epidemia in fase acuta in Siria, dal suo inizio ci sono stati oltre 20.000 casi sospetti di diarrea acquosa acuta e 75 decessi associati al colera [1]. In Libano i casi confermati di colera sono diventati 448 in solo due settimane, con 10 morti associate [2].
Diversi paesi vicini solo già stati colpiti con un elevato numero di casi di diarrea acquosa acuta e potrebbero essere a rischio di colera.
Le epidemie di colera e diarrea acquosa acuta si aggiungono alle lotte dei bambini in questi paesi. I bambini malnutriti sono più vulnerabili a sviluppare una forma grave di colera, e l'epidemia di colera è l'ennesimo colpo inferto ai sistemi sanitari già sovraccarichi della regione.
Il colera non conosce confini o linee di controllo e si diffonde con gli spostamenti della popolazione, compresi gli sfollamenti. Nei paesi più duramente colpiti, la diffusione della malattia è alimentata da deboli sistemi idrici e igienici, cattiva gestione dell'acqua, povertà incrementata, cambiamento climatico e conflitti - tutto ciò rende l'acqua sicura sempre più scarsa per le famiglie e i loro bambini e l'affidamento ad acqua non sicura li espone al rischio di contrarre la malattia trasmessa dall'acqua.
[1] OMS, Siria, al 15 ottobre 2022.
[2] Ministero della Salute Pubblica, al 21 ottobre 2022.
[3] 11,14 milioni di dollari in Siria e 29,38 milioni di dollari in Libano.
L'intervento dell'UNICEF
Solo per Siria e Libano l'UNICEF ha urgente bisogno di 40,5 milioni di dollari [3] per espandere la risposta di emergenza al colera. Questo include il sostegno nei settori della salute, dell'acqua, dell'igiene, della comunicazione del rischio e del coinvolgimento delle comunità nei prossimi tre mesi.
In Siria, l'UNICEF:
- sta distribuendo 7 milioni di pastiglie per potabilizzare l'acqua a 350.000 persone nei governatorati colpiti;
- ha distribuito 408 tonnellate di ipoclorito di sodio durante le prime due settimane di ottobre per aumentare i dosaggi e la concentrazione di cloro. Dall'inizio della risposta al colera è stato distribuito un totale di 1.095 tonnellate di ipoclorito di sodio, fornendo a 13,5 milioni di persone acqua sicura e pulita.
- ha distribuito kit per la diarrea acquosa acuta per supportare le cure di circa 12.700 casi moderati e 11.700 casi gravi e ha distribuito 244 kit nei governatorati colpiti.
- formato 438 operatori sanitari e team per la promozione dell'igiene, 160 leader religiosi e 161 operatori sanitari delle scuole hanno acquisito competenze in materia di comunicazione interpersonale e mobilitazione della comunità per prevenire l'insorgenza del colera. I team di sensibilizzazione al cambiamento dei comportamenti sociali hanno coinvolto 159.000 persone attraverso dialoghi comunitari con leader influenti, operatori sanitari di comunità e volontari e 71.000 bambini attraverso sessioni di educazione sanitaria nelle scuole, mentre 93.161 persone sono state raggiunte attraverso visite porta a porta con messaggi e azioni chiave sulla prevenzione del colera ad Aleppo, Deir Ezzor, Al Hasakeh, Al Raqqa, Damasco città e Damasco rurale.
In Libano, l'UNICEF ha:
- fornito aiuti medici di emergenza che comprendono 150.000 Sali per la Reidratazione Orale e 40 kit per la cura del colera per supportare la cura di 5.000 casi e sintomi di colera, compresa la diarrea da moderata a grave.
- consegnato acqua clorata con autocarri, desalinizzato le acque reflue e garantito la disinfezione negli insediamenti informali con casi sospetti o confermati.
- formato oltre 4.369 operatori in prima linea e partner sulla conoscenza del colera, compresi trasmissione, sintomi, trattamento, prevenzione e metodi di orientamento.
- ampliato la fornitura di acqua sicura e aumentato la disinfezione per oltre 250.000 persone che vivono in insediamenti informali.
In Iraq, l'UNICEF ha:
- sostenuto il rafforzamento delle capacità dei laboratori con strumenti di analisi e campionamento dell'acqua per raggiungere 1 milione di persone, nonché l'aumento della produzione di cloro in loco e la promozione della creazione di fabbriche locali di cloro.
- distribuito 1,5 milioni di unità di Sali per la Reidratazione Orale nei governatorati colpiti.
- formato oltre 700 operatori in prima linea su temi che vanno dalle misure di controllo e prevenzione dei contagi tramite acqua e servizi igienici, fino ai messaggi di prevenzione del colera
- condotto una mobilitazione sociale sul campo nelle aree con un alto numero di casi, oltre alla diffusione di messaggi di sensibilizzazione attraverso TV, radio, social media e SMS, con oltre 14 milioni di persone raggiunte finora.