Zainetti come tombe, iniziativa UNICEF per ricordare i bambini uccisi dalle guerre

3 minuti di lettura

08/09/2019

8 settembre 2019 - Un'installazione di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite a New York per ricordare le stragi dei bambini nelle zone di guerra. L'iniziativa è stata realizzata oggi dall'UNICEF per mostrare la portata devastante che i conflitti armati hanno avuto sull'infanzia nel 2018.
 
L'installazione mostra 3.758 zaini disposti in file come in un cimitero: ciascuno zainetto  rappresenta l'insensata perdita di una giovane vita a causa di una guerra.

L'installazione, che durerà fino al 10 settembre, rappresenta un messaggio ai leader mondiali, riuniti per la 74° sessione annuale (17-30 settembre) dell'
Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel momento in cui i bambini in molti paesi del mondo stanno iniziando un nuovo anno scolastica.
 
Una volta rimossa l'installazione, gli zainetti continueranno il loro viaggio nei paesi più poveri del mondo, dove saranno utilizzati per aiutare altrettanti bambini a tornare a scuola.

«I nostri zainetti sono sempre stati visti come un simbolo di speranza e nuove possibilità per l'infanzia» ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell'UNICEF.
 
«Fra solo due settimane i leader mondiali riuniti per l'Assemblea Generale dell'ONU celebreranno il 30° anniversario della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Questa installazione dovrebbe ricordare loro la posta in gioco.»

Secondo la Relazione annuale 2019 del Segretario Generale sui bambini e i conflitti armati, lo scorso anno sono stati uccisi o mutilati più di 12.000 bambini in zone di conflitto - il numero più alto da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a monitorare questo tragico fenomeno.
 
La cifra menzionata nel rapporto riguarda i soli incidenti che è stato possibile verificare: il numero effettivo è probabilmente assai più elevato. L'UNICEF stima che un quarto di questi incidenti abbiano avuto esito letale.

Nei conflitti in corso in Afghanistan, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sud Sudan, Siria, Yemen e in altri paesi, i bambini sono quelli che pagano il prezzo più alto della guerra.
 
L'uso continuo e massiccio di bombardamenti aerei e di artiglieria, mine anti-persona, mortai, ordigni esplosivi improvvisati e bombe a grappolo provocano la stragrande maggioranza delle vittime infantili nei conflitti armati.

«Considerando che moltissimi bambini rientrano a scuola questa settimana, stiamo attirando l'attenzione sulle migliaia di bambini uccisi nelle zone di guerra di tutto il pianeta, la cui tragica perdita si farà sentire per sempre nelle loro case, scuole e comunità» ha aggiunto la Fore.
 
«I notevoli progressi compiuti negli ultimi 30 anni per l'infanzia ci mostrano chiaramente di cosa siamo in capaci fare quando abbiamo la volontà politica di mettere i bambini al primo posto nelle nostre decisioni.»

08/09/2019

News ed Aggiornamenti