Diritti, questi sconosciuti: un sondaggio tra i minori stranieri non accompagnati

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30/10/2017

31 ottobre 2017 - Il 29 marzo scorso il Parlamento approvava la legge 47/2017, nota ai più come "Legge Zampa" dal nome della sua prima firmataria, l'on. Sandra Zampa.

Il nuovo provvedimento riconosce importanti tutele e misure per favorire l'inclusione sociale dei minori stranieri non accompagnati, eppure quasi 1 su 4, fra i suoi destinatari, non conosce i diritti che gli spettano in qualità di minore migrante o rifugiato. 

È quanto emerge da un sondaggio che abbiamo condotto attraverso U-Report on the Move, piattaforma digitale di partecipazione ideata appositamente per dare voce ai minori stranieri non accompagnati presenti in Italia.
 
Il progetto mira a far emergere i bisogni di questi giovanissimi e, in collaborazione con le autorità locali, a definire strategie d’intervento per migliorare il percorso di accoglienza e inclusione sociale nel nostro Paese.

Dai risultati del sondaggio si rileva che molti minori non hanno piena consapevolezza del percorso legale che li aspetta dal momento dello sbarco fino all’ottenimento dello status di rifugiato o di altre forme di protezione.
 
Ben il 43% dei ragazzi intervistati, provenienti da centri di accoglienza per minori dislocati in Sicilia e Calabria – che da soli ospitano oltre la metà dei 18.000 minori stranieri non accompagnati presenti in Italia - dichiarano di non riuscire a dialogare con l’operatore che si occupa delle loro pratiche. 

Addirittura il 61% dei ragazzi non sa neppure chi sia il proprio tutore legale.
 
Rispetto alle tematiche di maggiore interesse relative all'ambito legale, oltre la metà dei minori richiede informazioni relative al C3 [il modulo per la richiesta dello status di rifugiato] e alla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, primi passi dell'iter per la richiesta delle forme di tutela legale. 

A suscitare interesse tra i minori sono anche le informazioni relative alle figure previste dalla normativa per migliorare i processi di inclusione sociale: tutori e le famiglie affidatarie rappresentano un tema d’interesse per il 20% dei ragazzi interpellati.

U-Report on the Move è un'attività finanziata e sostenuta tecnicamente in Italia dall'UNICEF sin dall'aprile 2017. Attualmente sono 500 i giovani (per l'84% adolescenti tra 15 e 19 anni) iscritti alla piattaforma. In Sicilia l'organizzazione non governativa INTERSOS è partner dell'UNICEF per questa attività.
 

Tutti i risultati di questo e degli altri sondaggi li trovi sul sito di U-Report On the Move

(a cura di Chiara Saturnino)

30/10/2017

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