Myanmar, prosegue senza sosta l'azione umanitaria dell'UNICEF

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31/08/2008

Un bambino gioca tra le macerie della sua casa di legno nella città di Bogalay (Myanmar), una delle più devastate dal ciclone
Un bambino gioca tra le macerie della sua casa di legno nella città di Bogalay (Myanmar), una delle più devastate dal ciclone - ©Reuters

"Come lo tsunami": l'ONU stima almeno 140mila vittime

Settembre 2008 - Sebbene dell'emergenza non si abbia più traccia nei media occidentali, non cessa di essere allarmante la situazione umanitaria nel Myanmar (l'ex Birmania), il paese asiatico colpito a maggio dal devastante ciclone Nargis.

Secondo le stime ufficiali, si delinea ormai un bilancio delle vittime che tra morti accertati e dispersi supera le 140.000, cifre che rendono le proporzioni di questa catastrofe paragonabili a quelle dello tsunami del dicembre 2004.

Le Nazioni Unite stimano in 1 milione gli sfollati e in circa 2,4 milioni le persone gravemente colpite dagli effetti della catastrofe nelle cinque regioni costiere del paese (Irrawaddy, Yagon, Bago, Mon e Kayin). Il 40% di esse sono bambini.

Ad essi l'UNICEF continua a dedicare in queste ore tutte le proprie energie.

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L'azione dell'UNICEF

L'UNICEF è stabilmente presente in Myanmar con uno staff di 131 membri (in massima parte birmani).
 
Il personale dell'UNICEF ha avviato sin dalle prime ore della crisi una distribuzione di aiuti d'emergenza, svuotando i depositi delle proprie 9 sedi operative permanenti in Myanmar. 
 
Successivamente, è stata attivata una vasta attività di aiuti umanitari, distribuiti nel corso di 216 missioni sul terreno.
 
In totale, gli aiuti inviati dalla Supply Division dell'UNICEF in Myanmar hanno impegnato ben 47 voli umanitari, per un valore di diversi milioni di dollari: Tra le principali forniture segnaliamo:

  • 5 milioni di compresse per potabilizzare l'acqua
  • kit sanitari di emergenza per oltre 600.000 persone
  • 113 tonnellate di medicinali e attrezzature sanitarie
  • 21.283 kit ostetrici 
  • 1.646 tonnellate di alimenti terapeutici per l'infanzia
  • 1 milione di capsule di vitamina A
  • 186.130 zanzariere

Ritorno a scuola: una tappa importante per la vita dei bambini

 
Un'aula di 120 alunni e un'insegnante alla riapertura dell'anno scolastico in Myanmar un mese dopo il ciclone Nargis
Un'aula di 120 alunni e un'insegnante alla riapertura dell'anno scolastico in Myanmar un mese dopo il ciclone Nargis - ©UNICEF Myanmar/2008/W.Naing

L'UNICEF si è immediatamente preoccupata di censire e proteggere i bambini rimasti orfani o separati dalle famiglie nel caos del ciclone, e di ricongiungerli ai familiari più prossimi sopravvissuti.
 
Nella seconda fase della crisi, una delle principali attività è consistita nel favorire il ritorno a scuola dei bambini nelle aree colpite dal ciclone. Il 2 giugno centinaia di migliaia di alunni hanno cominciato il nuovo anno scolastico, spesso in situazioni di fortuna - tra cui le 148 tende-scuole fornite dall'UNICEF (guarda la galleria fotografica sul ritorno a scuola).
 
L'UNICEF ha contribuito finora alla riparazione di 1.324 scuole, e ha distribuito materiali didattici per decine di migliaia di scolari. Nostro obiettivo è di assicurare libri di testo e materiali scolastici a circa 2.400 scuole, di cui beneficeranno mezzo milione di alunni.
 
L'UNICEF ha lanciato un appello alla solidarietà internazionale per raccogliere 36,2 milioni di dollari, indispensabili per le azioni più urgenti in favore dell'infanzia birmana.

L'UNICEF Italia ha stanziato 300.000 euro, prelevati dal proprio fondo per le emergenze, come contributo all'azione globale dell'UNICEF in Myanmar.

Come puoi aiutare

Anche tu puoi aiutare i bambini del Myanmar con una donazione all'UNICEF tramite:
- carta di credito, donando online o telefonando al Numero Verde UNICEF 800-745.000
- c.c. postale n. 745.000, intestato a UNICEF Italia
- c.c. bancario presso Banca Popolare Etica IBAN: IT 55 O 05018 03200 000000505010, intestato a UNICEF Italia
- donazione presso la sede del Comitato UNICEF della tua città (qui tutti gli indirizzi)
sempre specificando la causale "Emergenza Myanmar"
 
UNICEF e PAM hanno anche aperto un conto corrente bancario congiunto: conto 303030 presso Banca Popolare Etica - ABI 05018, CAB 03200.

Documenti disponibili

11sett08_Scheda_emergenza_Myanmarpdf / 195 kb

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31/08/2008

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