Niger, la ''rete'' dell'UNICEF per frenare l'impatto della crisi alimentare

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10/04/2012

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Quando Zelika, 2 anni, è stata ricoverata in ospedale, le sue possibilità di sopravvivere erano basse: soffriva di malnutrizione acuta grave.

Ma la sua vita è stata salvata dopo aver ricevute nutrizione intensiva e cure mediche in un centro terapeutico a Ouallam, in Niger.

Quest’anno, nel Sahel, oltre un milione di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta grave, a seguito delle precipitazioni insufficienti, degli scarsi raccolti e dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, situazione che ha reso le comunità ancora più vulnerabili alla crisi alimentare.

Per saperne di più visita lo speciale del nostro sito sull'emergenza nel Sahel

 

Uno sforzo senza precedenti per scongiurare la crisi

David Gressly, Direttore dell’ufficio dell’UNICEF per l’Africa centrale e occidentale, commenta: «La crisi nutrizionale è reale, la mancanza di cure adeguate può portare rapidamente alla morte. Dobbiamo agire immediatamente per salvare la vita di oltre un milione di bambini.»

Occorre uno sforzo senza precedenti, nel 2012, per salvare in Niger le vite di quasi 400.000 bambini sotto i 5 anni come Zelika, che hanno bisogno di cure per la malnutrizione acuta grave (guarda la mappa delle popolazioni colpite dalla crisi)

Bisogna garantire l’approvvigionamento di alimenti terapeutici e di farmaci, la presenza di adeguati professionisti, nonché migliorare la disponibilità di acqua potabile e di strutture igienico-sanitarie nei centri nutrizionali terapeutici.

L’UNICEF ha fatto richiesta di 30,6 milioni di dollari per continuare a far fronte alla situazione in Niger: tale richiesta è parte del più vasto appello umanitario per la crisi nel Sahel (119,5 milioni di dollari).

L'UNICEF e le organizzazioni partner chiedono alla comunità internazionale di aumentare il flusso di forniture salva-vita e servizi per assicurarsi che sia scongiurata una tragedia con conseguenze per la vita di centinaia di migliaia di bambini.

 

Costruire sulle esperienze positive del passato

«Il Niger ha fatto molto negli ultimi anni per affrontare i problemi della malnutrizione» afferma Gressly, in visita nei paesi colpiti dalla crisi  insieme a Thomas Yanga, Direttore dell’ufficio regionale del World Food Programme - WFP (Programma Alimentare Mondiale) per l'Africa occidentale. 

Il Niger ha un'efficace rete di centri di alimentazione terapeutica, la più grande tra tutti i paesi del Sahel colpiti dalla crisi.

Ci sono un totale di 823 centri per il trattamento della malnutrizione acuta grave e circa 900 centri per il trattamento della malnutrizione acuta moderata, che devono essere ulteriormente rafforzati per affrontare la crisi attuale.

L’UNICEF, il governo del Niger e altri partner sul campo concordano che gli investimenti del passato hanno dato i loro frutti.

I sistemi istituiti per fornire un’allerta precoce e per curare la malnutrizione infantile stanno operando e possono contribuire ad evitare la catastrofe incombente, se solo verranno resi disponibili i finanziamenti necessari.

 

Rispondere a una duplice crisi

La necessità di collaborazione è ancora più decisiva per affrontare i bisogni immediati delle decine di migliaia di persone che fuggono dal conflitto in corso nel nord del Mali e che cercano rifugio in Niger e in altri paesi vicini.

L'UNICEF sta lavorando con le organizzazioni partner per garantire acqua potabile e altri generi di prima necessità alle famiglie maliane rifugiatesi nella regione di Tillabery (Niger settentrionale), una delle aree più duramente colpite dalle scarse precipitazioni e dalla crisi alimentare. 

«Le nostre condizioni di vita sono migliorate da quando siamo arrivati qui. È un sollievo avere l'acqua potabile vicino» racconta Aminata, 50 anni, di origine nigerina, ma che ha vissuto più di 20 anni in Mali, fino all’inaspettato ritorno nel suo paese d'origine.

 

Una risposta coordinata per affrontare le cause della malnutrizione

I direttori di UNICEF e WFP concordano sulla necessità di integrare le attività di soccorso con gli interventi a lungo termine per porre fine alla malnutrizione infantile.

In Niger, l’UNICEF e i suoi partner stanno sostenendo un'iniziativa integrata volta ad aiutare il governo a potenziare gli interventi efficaci e a basso costo per affrontare e prevenire la malnutrizione infantile. 

«Che si tratti di promuovere l'allattamento al seno, migliorare i comportamenti igienico-sanitari, incentivare l'uso di zanzariere contro la malaria, o rafforzare misure di prevenzione efficaci che si basano su azioni comunitarie, dobbiamo continuare a lavorare con i nostri partner per affrontare la cause profonde e strutturali della malnutrizione nella regione» afferma Gressly.

(testimonianza raccolta da Shushan Mebrahtu, UNICEF Niger)

 

Come puoi aiutare

 Anche tu puoi contribuire a salvare la vita dei bambini con una donazione online oppure con un degli altri modi per donare:

bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, specificando la causale “Emergenza Sahel”  
carta di credito online sul nostro sito oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000
bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Sahel"
- donazione presso il Comitato UNICEF della tua città (trova qui quello più vicino a te)

10/04/2012

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