Niger, terza crisi alimentare dal 2005
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28 settembre 2012 - Ouma Abdul assiste Nafiza, la sua bambina di 18 mesi ricoverata per gravi carenze alimentari.
Come Nafiza tantissimi bambini riempiono gli ospedali del Niger: il Paese sta attraversando una grave crisi alimentare dovuta alla siccità che ha investito l’intera regione delSahel.
Dal 2005, questa è la terza grave crisi alimentare che colpisce la popolazione nigeriana.
“Il 2005 è stato l’anno in cui non avevamo nulla da mangiare” racconta Ouma, che ha perso due dei suoi tre figli proprio a causa della malnutrizione.
La grave crisi nutrizionale del 2005 spinse il Governo Nigeriano a chiedere aiuto per creare dei centri sanitari idonei a far fronte a tutte le richieste di soccorso alimentare, soprattutto quelle riguardanti la malnutrizione dei bambini.
UNICEF, in collaborazione con il Ministero della Salute Nigeriano e alcune ONG locali, ha messo in atto un piano di sviluppo e oggi ci sono 850 centri sanitari in tutto il Niger, attrezzati per il trattamento della malnutrizione grave.
Inoltre, l’UNICEF ha mobilitato delle risorse per dotare i centri sanitari di strutture adeguate, per formare ilpersonale sanitario e per avviare un programma di formazione delle mamme sulla corretta alimentazione, le pratiche d’igiene e soprattutto l’allattamento al seno.
Grazie a questo mix di interventi, il tasso di mortalità per malnutrizione in Niger è sceso dell’1,5% in pochi anni, e l’85% dei bambini ricoverati nei centri nutrizionali riesce a recuperare in poche settimane.
Aumentare la consapevolezza delle mamme è fondamentale per salvare i bambini. Nella maggioranza dei casi infatti la malnutrizione colpisce lentamente e silenziosamente, rallentando lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti e infine erodendo la capacità dell'organismo di reagire con successo alle infezioni e alle malattie.
“Sono cosi grata per il trattamento e per la formazione che ho ricevuto, perché sono arrivata qui con un bambino che stava morendo, che non riusciva a stare seduto e non poteva neanche mangiare e muoversi. Ed ora lui mangia da solo e piange anche, perché ha ancora fame!” racconta Nafiza, una mamma che sta per lasciare il Centro.
L’Unicef stima che, come il Niger, 62 Paesi in via di Sviluppo siano sulla strada giusta per raggiungere il traguardo fissato per il 2015 (Obiettivo di Sviluppo del Millennio) della riduzione di due terzi nel tasso di malnutrizione acuta.