Nigeria, 45 studenti uccisi nell'ennesima strage terroristica
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27 febbraio 2014 - L’UNICEF è indignato per la brutale uccisione di 45 ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, avvenuta in un attacco compiuto poco prima dell'alba di martedì 25 febbraio da un gruppo di uomini armati non identificati presso il Federal Governement College a Buni Yadi, nello stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria.
«Condanniamo nel modo più duro possibile questo feroce attacco in cui sono morti degli studenti» ha dichiarato Manuel Fontaine, Direttore Regionale dell’UNICEF per l’Africa Centrale e Occidentale. «Molte giovani vite sono andate perdute. Ancora più numerosi i ragazzi e gli insegnanti che hanno perso il proprio diritto all’istruzione. Gli attacchi sui bambini e alle scuole sono inaccettabili, ovunque essi accadano.»
L’UNICEF è profondamente preoccupato per i ripetuti attacchi alle scuole nel nord est della Nigeria in questo contesto di paura e di violenza.
Dal giugno 2013, sono stati registrati 4 attacchi che hanno comportato la chiusura delle scuole, coinvolgendo migliaia di studenti, molti dei quali non hanno accesso a un’istruzione formale da mesi.
«Quando una scuole viene colpita e gli studenti diventano degli obiettivi, non solo vengono distrutte le loro vite, ma viene derubato anche il futuro di una nazione» ha aggiunto Fontaine.
L’UNICEF esprime le proprie condoglianze a tutte le famiglie e le comunità colpite da questo attacco insensato e chiede maggiore impegno per proteggere i bambini in tutta la Nigeria.
Con un proprio comunicato, anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha severamente condannato la strage, dichiarandosi "profondamente preoccupato per la crescente frequenza e brutalità degli attacchi contro infrastrutture educative nel nord della Nigeria".