A Gaza 320 mila bambini a rischio malnutrizione acuta. Oday era tra uno di loro, ma grazie alle cure tempestive è tornato a sorridere

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Il piccolo Oday, di dieci mesi, viveva un’esistenza precaria nella Striscia di Gaza già prima di perdere tutta la sua famiglia in un bombardamento.

Come lui, decine di migliaia di bambini a Gaza sono rimasti orfani in questi due anni di conflitto; oggi a causa della carestia confermata - per la prima volta nella Striscia di Gaza - il 22 agosto, al bisogno di protezione si aggiunge la fame, l'indigenza e il rischio di morte per denutrizione.

Il suo corpo era così debole, i suoi occhi infossati. Non riusciva a dormire, e ogni giorno le sue condizioni peggioravano.

Lo zio di Oday, racconta le condizioni del nipote appena un paio di settimane fa

La decimazione dei raccolti e dei mercati locali, unita alla scarsa disponibilità di acqua pulita e le gravi restrizioni all’accesso dei convogli umanitari, hanno portato 2,1 milioni di abitanti di Gaza a una grave insicurezza alimentare.

L'UNICEF e i suoi partner riferiscono che la malnutrizione acuta sta aumentando a ritmi senza precedenti.

Un quarto dei residenti della Striscia di Gaza, circa 500.000 persone, sta sopportando condizioni di carestia: i genitori non sono più in grado di proteggere i propri bambini dalla fame dando loro del cibo per poi rimanere senza. A Gaza City i livelli di malnutrizione tra i bambini sotto i 5 anni sono quadruplicati in 2 mesi, raggiungendo il 16,5%.

Anche Oday non riusciva ad avere cibo a sufficienza

Accudito da suo zio e sua zia, il piccolo è stato scoperto magro ed indebolito da un leader di comunità, nel ricovero temporaneo in cui sono rifugiati. La maggior parte della Striscia di Gaza rimane sotto l'ordine di evacuazione militare israeliana, con gran parte delle case danneggiate o invivibili.

Oday non aveva alcun certificato di nascita o carta di identità, sono andati perduti nello stesso attacco che ha ucciso la sua famiglia. Ma ciò che è successo a lui, mostra come “Perfino nei rifugi sovraffollati e sotto forti pressioni, il supporto tempestivo può salvare la vita di un bambino” secondo Melanie Galvin, Responsabile Salute e Nutrizione per l’UNICEF nello Stato di Palestina.

Il leader di comunità ha esortato la famiglia a cercare subito assistenza per Oday alla clinica mobile in funzione appena fuori dal rifugio, presso la scuola Al-Rafidin. L'équipe medica lo ha visitato, misurando 9,3 cm la circonferenza del braccio con il MUAC: lo strumento riconosciuto per diagnosticare la malnutrizione.

Non dimenticherò mai il modo in cui siamo stati trattati: non mi sono mai sentito solo. Qualcuno era sempre presente per confortarci e guidarci ad ogni passo.

Lo zio di Oday racconta la sua esperienza con il centro 

Oday soffriva di malnutrizione acuta grave ed era disidratato, con grave deperimento

Per fortuna, nelle vicinanze c'era un centro di stabilizzazione dove poteva essere ricoverato per l'alimentazione intensiva. Per dieci giorni è stato sotto osservazione continua, mentre seguiva la terapia nutrizionale.

Per riprendersi dalla malnutrizione acuta, i pazienti hanno bisogno di cibi particolarmente calorici, somministrati secondo un preciso programma: una dieta regolare è spesso insufficiente, da sola, per guarire.

In appena dieci giorni, Oday è tornato a sorridere: la circonferenza del braccio misurava 11,2 cm e il suo corpo stava riprendendo le forme. È anche tornato a gattonare e rispondere ai suoni.

“Oday non è solo un sopravvissuto, è un simbolo di speranza. Tra il lutto e gli sfollamenti, un bambino ha ripreso a sorridere. Questo è il potere di un intervento tempestivo” nota Melanie. "La storia di Oday mostra l’importanza degli interventi salvavita e della diagnosi e delle cure somministrate in tempo".

In appena 10 giorni Oday è tornato a sorridere: la circonferenza del braccio ora misura 11,2 cm e il suo corpo sta riprendendo le forme

L'importanza degli interventi salvavita e delle cure tempestive

Per far sì che questo possa avvenire su larga scala, le famiglie palestinesi della Striscia di Gaza hanno bisogno di un immediato e duraturo cessate il fuoco, dell’accesso all’assistenza umanitaria e ai prodotti commerciali, dell’opportunità di ricostruire i sistemi alimentari locali.

Nonostante tutte le difficoltà, l’UNICEF è sul campo e distribuisce forniture salvavita essenziali, compresi gli alimenti terapeutici pronti all'uso (RUTF) per il trattamento dei bambini affetti da malnutrizione acuta moderata e grave.

Grazie al supporto del Governo dell’Australia, del Canada, del Giappone e dell’Olanda, dell’Unione Europea per gli Aiuti Umanitari (ECHO), degli Affari Esteri del Regno Unito, Commonwealth e Sviluppo (FCDO) possiamo continuare a garantire la fornitura di beni e servizi nutrizionali ai bambini della Striscia di Gaza

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