Ogni due minuti una donna muore per cancro alla cervice
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Si stima che ogni due minuti una donna muoia di cancro alla cervice e i casi di tumore a livello mondiale crescono ad un ritmo allarmante. Solo nel 2022, circa 350 mila donne sono morte di cancro al collo dell’utero e si sono verificati circa 660.000 nuovi casi. La maggior parte dei casi ed i tassi più elevati di morte si verificano nell’Africa sub sahariana, nell’America centrale e nel sud-est asiatico.
Oltre il 95% dei tumori alla cervice sono causati dal papilloma virus. L'HPV è l'infezione sessualmente trasmissibile più comune al mondo. Nonostante esistano oltre 200 tipi di HPV e la maggior parte sono asintomatici, molte delle morti causate da questo virus possono essere fermate. I tipi di papilloma virus ad alto rischio possono portare a infezioni croniche e a crescita di cellule precancerose, motivo per cui la prevenzione e lo screening sono così importanti.
Lo screening combinato con i vaccini contro il papillomavirus svolge un ruolo centrale nel percorso di eliminazione di questa malattia mortale. I vaccini contro l'HPV possono proteggere fino al 90% dei casi di cancro alla cervice; infatti, vaccinarsi è il modo migliore per evitare di contrarre il papilloma virus.
Molti paesi hanno introdotto il vaccino HPV nei programmi di immunizzazione di routine, rivolti soprattutto alle bambine di età compresa tra i 9 e i 14 anni. Ma serve di più. Nel 2023 solo una ragazza su cinque in tutto il mondo è stata vaccinata completamente contro l’HPV. Infatti, troppe donne e ragazze non hanno accesso a questi interventi attraverso i servizi sanitari locali.
Le donne e le ragazze dei Paesi più poveri del mondo sono le più a rischio. Il cancro al collo dell'utero ha un impatto sproporzionato sulla salute e sul benessere delle donne e delle ragazze nei Paesi a basso e medio reddito, riflettendo le profonde disuguaglianze globali. Dei decessi per cancro al collo dell'utero stimati per il 2022, oltre il 90% si è verificato nei Paesi a basso e medio reddito.
Più di 145 paesi hanno già integrato il vaccino contro l’HPV tra le vaccinazioni di routine, ma non è abbastanza.
In Africa, dove si registra il più alto tasso al mondo di cancro al collo dell'utero, la copertura vaccinale contro l'HPV è quasi raddoppiata tra il 2020 e il 2023, passando dal 21% al 40%, a testimonianza di uno sforzo globale concertato per eliminare il cancro al collo dell'utero.
L’UNICEF, in collaborazione con i donatori e i partner, sta lavorando per migliorare l’accesso alla prevenzione, allo screening e ai trattamenti necessari per eliminare il cancro alla cervice:
· Attraverso la fornitura di vaccini contro il papilloma virus e test diagnostici e accessibili, affidabili e tempestivi.
· Con il rafforzamento dei sistemi sanitari affinché i vaccini vengano consegnati. Questo significa investire sugli operatori sanitari, migliorare le infrastrutture e assicurare che i sistemi sanitari siano attrezzati per gestire la logistica delle consegne vaccinali.
· Attraverso la stretta collaborazione con le comunità per creare fiducia nei programmi di vaccinazione contro l'HPV e affrontare l'esitazione vaccinale, garantendo che i benefici della vaccinazione siano ampiamente compresi.
· Contribuendo alla ricerca e alla raccolta di dati utili, ciò include la raccolta di dati sulla copertura vaccinale, sull'efficacia e sull'impatto dei programmi di vaccinazione e sull'incidenza del cancro alla cervice.