Povertà infantile in Asia, crescono reddito e diseguaglianze

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22/11/2011

Un nuovo studio dell’UNICEF sulla povertà infantile in Asia orientale e nell’area del Pacifico (intitolato “Child Poverty in East Asia and the Pacific: Deprivations and Disparities”) dimostra che questo fenomeno colpisce i bambini in modi molto diversi rispetto agli adulti. Di conseguenza, i responsabili politici dovrebbero guardare oltre gli indicatori di reddito familiare per ottenere una visione più completa della povertà.
 
Analizzando la situazione economica e sociale nel periodo 2007-2010 di 7 Paesi della regione (Cambogia, Laos, Mongolia, Filippine, Thailandia, Vanuatu e Vietnam) con una popolazione infantile complessiva di oltre 93 milioni di bambini, lo studio ha rilevato che oltre 30 milioni hanno sofferto di almeno una forma di privazione grave, come l’impossibilità di andare a scuola, carenze di cibo e acqua potabile, mancanza di servizi igienici e sanitari – e che più di 13 milioni hanno sofferto di due o più di queste forme gravi di privazione. 
 
«Lo studio dimostra che gli incrementi di reddito, come nel caso dei Paesi esaminati, non si sono sempre tradotti in corrispondenti vantaggi per i bambini» ha detto Mahesh Patel, esperto regionale dell'UNICEF per le politiche sociali. «Qualsiasi politica basata sull’equità e sulla riduzione delle disparità deve cominciare dalla riduzione della povertà infantile». 
 
I 7 dell’Asia orientale e del Pacifico sono parte dei 53 Stati che hanno partecipato alla ricerca dell’UNICEF intitolata “Global Study on Child Poverty and Disparity”, che pone l’attenzione sulle privazioni subite quotidianamente dai bambini e il conseguente impatto negativo sullo sviluppo nazionale.

Il rapporto evidenzia diversi tipi di disparità: 

 

  • tra ambiente rurale e urbano: la povertà infantile era del 30% più elevata nelle zone rurali della Cambogia rispetto a quelle urbane; del 60% più elevata nelle zone rurali della Thailandia, del 130% più alta nelle zone rurali delle Filippine e il 180% più elevata nelle zone rurali del Vietnam

  • all’interno dei singoli Paesi: le disparità interne sono, in alcuni casi, più pronunciate persino rispetto a quelle tra Paesi a basso e a medio reddito. Ad esempio, il numero di bambini che soffrono di gravi forme di privazione in Vietnam era di 6 volte più alto nel Nord-ovest rispetto alla regione del delta del Fiume Rosso. In Thailandia, il tasso di sofferenza economica dei bambini  era del 50% più alto che nel Sud

  • tra le minoranze etniche: povertà e privazioni sono più diffuse tra i bambini appartenenti a minoranze etniche in tutti i Paesi esaminati. In Vietnam, i bambini appartenenti a minoranze etniche più marginali hanno 11 volte più probabilità di soffrire di gravi privazioni rispetto a quelli provenienti da gruppi etnici dominanti. Nelle Filippine questa probabilità è 9 volte maggiore, e in Thailandia è di ben 15 volte più elevata

  • in base al livello di istruzione del capo famiglia: i tassi di privazione sono mediamente doppi nelle famiglie in cui il capofamiglia possiede il solo diploma di scuola primaria, rispetto alle famiglie in cui il capofamiglia ha avuto un’istruzione secondaria o superiore.

Scarica il rapporto sulla povertà in Asia orientale e Pacifico.

Documenti disponibili

Scarica il rapporto UNICEF su povertà e disparità in Asia orientale e Pacificopdf / 2.61 Mb

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22/11/2011

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