Quattro Stati eliminano la trasmissione madre-figlio di HIV e sifilide
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8 giugno 2016 - Le Agenzie delle Nazioni Unite (UNICEF, OMS, UNAIDS e UNFPA) si congratulano con la Bielorussia per l'eliminazione della la trasmissione materno-infantile dell'HIV e della sifilide e con l’Armenia e con la Moldavia per aver eliminato rispettivamente il contagio madre-figlio dell’HIV e della sifilide.
In una cerimonia tenutasi ieri a New York, alla vigilia della Conferenza di Alto Livello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull'AIDS (8-10 giugno) sono stati presentati ufficialmente aai Ministri della Salute dei tre Stati i certificati che attestano l'eliminazione di queste forme di malattia.
Secondo le linee guida dell’OMS, la trasmissione materno-infantile dell’HIV è considerata eliminata quando il tasso di trasmissione da madre a neonato scende al di sotto della soglia del 2%.
«Far nascere un bambino in salute significa garantirgli il miglior inizio di vita possibile. È molto incoraggiante vedere dei Paesi riuscire ad eliminare la trasmissione materno-infantile di queste due malattie» ha dichiarato Margaret Chan, Direttore dell’OMS. «Questo è un traguardo importante, un chiaro segnale che altri Stati possono eliminare queste malattie e che il mondo potrebbe avere in futuro una generazione libera dall’AIDS.»
Porre fine alla trasmissione dell’AIDS entro il 2030 è uno degli traguardi principali degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG)
«Dopo due decenni di intensi sforzi nella regione, adesso abbiamo la prova che è possibile realizzare il diritto di tutti i bambini a nascere liberi dall'HIV» ha aggiunto Marie Pierre Poirier, direttore UNICEF per l’Europa Orientale e l’Asia Centrale. «È importante che i bambini abbiano uguale accesso ai servizi che possono aiutarli a crescere e svilupparsi in un ambiente familiari che li sostenga, con le loro madri vive e in grado di assicurare il loro benessere.»
«Dopo due decenni di intensi sforzi nella regione, adesso abbiamo la prova che è possibile realizzare il diritto di tutti i bambini a nascere liberi dall'HIV» ha aggiunto Marie Pierre Poirier, direttore UNICEF per l’Europa Orientale e l’Asia Centrale. «È importante che i bambini abbiano uguale accesso ai servizi che possono aiutarli a crescere e svilupparsi in un ambiente familiari che li sostenga, con le loro madri vive e in grado di assicurare il loro benessere.»
Anche in Thailandia scompaiono i contagi madre-figlio dell'HIV-AIDS
Anche la Thailandia è stata ufficialmente dichiarata oggi lbera dalla trasmissione materno infantile dell’HIV e della sifilide. La Thailandia è il primo paese in Asia, e tra i primi al mondo, in cui il tasso di trasmissione dell’HIV dalle madri ai neonati è sceso al di sotto del 2%. Secondo il locale Ministero della Salute, in Thailandia il tasso di trasmissione materno infantile dell’HIV è infatti calato dal 10,3% del 2003 a 1,91% nel 2015.
Secondo un gruppo di coordinamento e di verifica composto da una squadra di esperti indipendenti della regione convocata dall’OMS e organizzata da UNICEF, UNAIDS e Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, la Thailandia ha raggiunto tutti i criteri per l’eliminazione della trasmissione materno infantile dell’HIV e della sifilide secondo gli obiettivi globali. Questo processo di verifica è durato da dicembre 2014 ad aprile 2016.
«Questo importante traguardo è la dimostrazione degli straordinari impegni della Thailandia nel rispondere a queste malattie a diffusione globale” ha dichiarato Thomas Davin, Rappresentante dell’UNICEF in Thailandia. «La Thailandia rappresenta un esempio che ispirerà tanti altri paesi dell’Asia nell’impegno ad avere una generazione libera da AIDS e sifilide. Oggi, i bambini della Thailandia e i figli dei migranti che possono accedere alla copertura sanitaria non corrono il rischio di essere contagiati da questi virus attraverso le loro madri grazie all’accesso ai servizi per prevenire la trasmissione materno-infantile.»