Reggio Calabria, preoccupazione per le condizioni dei minori ospiti del centro di emergenza "Scatolone"

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01/02/2017

2 febbraio 2017 - L'UNICEF esprime notevole preoccupazione per le condizioni in cui versano i circa 90 ragazzi attualmente ospiti dello "Scatolone", la palestra di Reggio Calabria adibita a centro per minorenni migranti e rifugiati.

«Seguiamo da mesi la situazione di questa struttura, inizialmente prevista come centro di accoglienza a brevissimo termine, e purtroppo non intravediamo miglioramenti sostanziali. I ragazzi non hanno accesso ai servizi di base, non svolgono attività di inclusione sociale e la loro profonda frustrazione può condurre a eventi non controllabili» dichiara il Presidente dell'UNICEF Italia Giacomo Guerrera

L'UNICEF ha recentemente avviato in Italia un vasto programma in favore dei minori migranti e rifugiati - in particolare quelli giunti nel nostro paese non accompagnati da familiari adulti - nel quadro di un accordo con il Ministero dell'Interno

La Calabria è, insieme alla Sicilia, la regione in cui si è concentrata l'azione di miglioramento degli standard di accoglienza e il sostegno tecnico e organizzativo alle istituzioni locali. 

«La soluzione non può essere che la chiusura di questa struttura e la ricollocazione dei ragazzi in altri centri più idonei, passando da un approccio puramente emergenziale a un'accoglienza organizzata per fare fronte a un fenomeno ormai strutturale» prosegue Guerrera.

«Offriamo alle istituzioni nazionali e locali, in primis alla Prefettura e al Sindaco di Reggio Calabria, che si trovano ad affrontare una situazione estremamente complessa, tutte le nostre competenze e risorse per individuare quanto prima una soluzione a questo problema».

01/02/2017

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