Scuola, l'Africa segna il passo dopo anni di progressi

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15/06/2014

Nonostante gli importanti progressi degli ultimi dieci anni, i bambini dell’Africa Subsahariana rappresentano più della metà di tutti i minori che, sebbene in età scolare, non vanno mai a scuola. Ad essi si aggiungono milioni di bambini che frequentano la scuola ma per la scarsa qualità dell'insegnamento o per altri ostacoli apprendono ben poco.

Nella Giornata del Bambino Africano (Day of the African Child), che si celebra ogni anno il 16 giugno, secondo i rapporti dell’UNICEF e dell’Istituto per le Statistiche dell’UNESCO, oltre 30 milioni di bambini in età da scuola primaria in Africa Subsahariana non frequentano le scuole. Più di due terzi di essi vivono nell'Africa Centrale e Occidentale.

Tra il 2000 e il 2007, sono stati effettuati progressi considerevoli nell'estensione dell’accesso all’istruzione primaria. Progressi che però segnano il passo dal 2008.

I rapporti dell'iniziativa globale "Out of School Children" rilevano che le opportunità di andare a scuola sono significativamente ridotte per le bambine, per chi vive in famiglie povere e nelle aree rurali, o per coloro che devono contribuire all'economia familiare.
 
«In Africa Centrale e Occidentale, un bambino su cinque in età scolare non è mai entrato in un’aula scolastica» afferma Manuel Fontaine, Direttore UNICEF per l’Africa Centrale e Occidentale. «È necessario un maggior numero di aule scolastiche e di insegnanti, ma questi elementi da soli non sono sufficienti a portare a scuola milioni di bambini, in particolare coloro che si trovano più ai margini. Le famiglie spesso non possono sostenere le tasse scolastiche o i costi dei materiali scolastici.»
 
«L’Africa Centrale e Occidentale ha il più alto tasso al mondo di bambini che non vanno a scuola, il 28%. Ciò significa che circa 19 milioni di bambini in età da scuola primaria in questa regione sono fuori dal sistema scolastico» conferma Ann There Ndong-Jatta, Direttore dell’Ufficio Regionale UNESCO per il Sahel. 
 

Scuola sì, ma anche di qualità

La seconda sfida importante indicata dall'iniziativa "Out of School Children" riguarda la scarsa qualità dell’istruzione offerta in molte scuole. 
 
«Con classi sovraffollate, insegnanti e materiali didattici insufficienti, un gran numero di bambini ripete gli anni e abbandona la scuola senza padroneggiare le competenze di base» spiega Leila Gharagozloo-Pakkala, Direttore UNICEF per l'Africa Orientale e Meridionale. «Questa è una grave preoccupazione, visti gli stretti legami tra risultati dell'apprendimento e risultati delle economie nazionali.» 
 
Secondo Mohamed DjelidDirettore dell'Ufficio Regionale dell'UNESCO per l'Africa Orientale, proseguire come abbiamo sempre fatto non funziona. «Servono sforzi speciali per ridurre i costi reali imposti alle famiglie per mandare i figli a scuola. I genitori devono essere incoraggiati a mantenere i loro figli a scuola, soprattutto se si tratta di ragazze appartenenti a comunità marginali o a gruppi vulnerabili, oppure bambini con disabilità, che troppo spesso sono a rischio di essere esclusi dalla scuola o di doverla abbandonare anzitempo.»
 
UNICEF e UNESCO chiedono ai Governi africani e ai paesi donatori di riorientare i propri sforzi per garantire un’istruzione gratuita e di buona qualità. L'obiettivo finale è assicurare che tutti i bambini, indipendentemente dalla loro provenienza o condizione, vadano a scuola e possano imparare.   

15/06/2014

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