Settimana mondiale dell'allattamento

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01/08/2025

Oggi prende il via la Settimana Mondiale dell'Allattamento (dall'1 al 7 agosto), un momento cruciale per promuovere l'allattamento al seno come elemento fondamentale per la sopravvivenza, la crescita e lo sviluppo sano dei bambini in tutto il mondo. Il tema di quest'anno, “Dare priorità all'allattamento al seno: creare sistemi di sostegno sostenibili”, sottolinea l'importanza di costruire sistemi e strutture per sostenere le madri nelle loro pratiche di allattamento al seno in tutti i contesti.

Sotto, alcuni dati.

Progressi a rischio: a livello globale, nel 2024 il 48% dei bambini di età inferiore ai sei mesi è stato allattato esclusivamente al seno, 12 punti percentuali in meno rispetto all'obiettivo del 60% fissato dall'Assemblea mondiale della sanità per il 2030, ma i tagli ai finanziamenti minacciano questi progressi ottenuti con tanta fatica.

Sostegno salvavita: se tutti i bambini di età compresa tra 0 e 23 mesi fossero allattati al seno in modo ottimale, ogni anno si potrebbero salvare quasi 600.000 vite. L'estensione dell'allattamento al seno a un livello quasi universale potrebbe prevenire il 16% dei decessi annuali nei bambini di età inferiore ai 5 anni.

Crisi dei finanziamenti: i finanziamenti dei donatori a sostegno dell'allattamento al seno rimangono gravemente insufficienti, con solo il 4% dei paesi che riceve almeno 5 dollari USA per nascita, il minimo necessario per raggiungere gli obiettivi globali. L'assistenza allo sviluppo per l'allattamento al seno è diminuita dell'8% tra il 2021 e il 2022, mettendo a rischio i progressi compiuti.

Carenze nella capacità della forza lavoro: gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere l'allattamento al seno, ma molti di loro non dispongono degli strumenti, del tempo e della formazione necessari per fornire un'assistenza adeguata. Solo il 19% dei paesi include argomenti relativi all'alimentazione dei neonati e dei bambini piccoli (IYCF) nella formazione di medici e infermieri prima che entrino nel mondo del lavoro.

Sistemi di sostegno deboli: dopo il parto, la maggior parte dei paesi non riesce a creare ambienti favorevoli che forniscano un sostegno essenziale, come il congedo di maternità retribuito (solo il 10% soddisfa gli standard dell'ILO), le pause per l'allattamento al seno e le strutture sul posto di lavoro, compromettendo la capacità delle madri di sostenere le pratiche di allattamento al seno.

In Italia l’UNICEF porta avanti il programma Insieme per l’allattamento: buone pratiche, basate su prove di efficacia.

“Il nostro obiettivo come UNICEF Italia è quello di proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento offrendo e garantendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri che non allattano. Ad oggi, In Italia, le Baby-Friendly Initiatives comprendono 36 Ospedali e 12 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea Amici dell’Allattamento e diverse atre strutture sono in percorso.” - ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF Italia. “Fra le attività realizzate quest’anno, voglio ricordare il Protocollo d’Intesa che abbiamo firmato con il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia per realizzare attività di informazione e formazione sulla genitorialità responsiva e sui primi mille giorni di vita del bambino e sull'implementazione dei “Baby Pit Stop UNICEF” presso gli uffici giudiziari collocati su tutto il territorio nazionale: un ulteriore modo per dare concretezza al nostro programma e sostenere la genitorialità e la cura dell’infanzia.”

01/08/2025

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