Condanna di UNICEF e OMS per gli attacchi continui a strutture e personale sanitario in Siria
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29 aprile 2016 – Dichiarazione congiunta di Anthony Lake (Direttore UNICEF) e Margaret Chan (Direttrice Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS)
"Ci uniamo al gran numero di voci che esprimono sdegno per il bombardamento dell'ospedale Al-Quds di Aleppo. Tra le persone uccise vi erano due dottori (uno dei quali era l’unico pediatra rimasto in città), 3 paramedici e numerosi pazienti, compresi alcuni bambini.
"Ci uniamo al gran numero di voci che esprimono sdegno per il bombardamento dell'ospedale Al-Quds di Aleppo. Tra le persone uccise vi erano due dottori (uno dei quali era l’unico pediatra rimasto in città), 3 paramedici e numerosi pazienti, compresi alcuni bambini.
Siamo indignati per la frequenza allarmante degli attacchi contro il personale e le strutture sanitarie in Siria. Questi episodi avvengono mentre si acuiscono le violenze soprattutto nel nord del paese.
Pochi giorni fa, un ginecologo è rimasto ucciso da un mortaio, mentre tornava a casa dopo aver curato civili feriti presso una clinica sostenuta dall'UNICEF, sempre ad Aleppo.
Simili eventi ci ricordano le enormi difficoltà e i pericoli che ogni giorno gli operatori sanitari siriani devono affrontare. Questi operatori meritano molto di più della nostra semplice ammirazione: hanno diritto alla più ampia protezione possibile.
Gli attacchi al personale e alle strutture sanitarie e il mancato accesso a servizi sanitari, equipaggiamenti e scorte mediche ovunque in Siria non rappresentano solo un’evidente violazione delle norme del diritto umanitario internazionale, ma privano le famiglie e le comunità delle cure sanitarie essenziali, proprio quando se ne ha il massimo bisogno.
UNICEF e OMS chiedono a tutte le parti in conflitto di porre fine agli attacchi contro personale medico, infrastrutture sanitarie e ambulanze, e di consentire l’accesso alle cure ai tanti civili innocenti che ne hanno disperato bisogno. Migliaia di vite sono appese a un filo."