Siria, dopo 10 anni di guerra i bambini continuano a essere privati dell'istruzione

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26/01/2021

 I bambini in Siria continuano a pagare il prezzo più alto di una crisi che sta per raggiungere la triste pietra miliare del decimo anno, il prossimo marzo. Il sistema scolastico in Siria è sovraccarico, sottofinanziato, frammentato e impreparato a fornire servizi sicuri, equi e continui a milioni di bambini.

All’interno della Siria, ci sono oltre 2,4 milioni di bambini fuori dalla scuola, di cui circa il 40% sono ragazze. Questo numero probabilmente è aumentato nel 2020 a causa dell’impatto della pandemia da COVID-19 che ha influito sull’interruzione dell’istruzione nel paese. Una scuola su 3 in Siria non può più essere utilizzata perché distrutta, danneggiata o utilizzata per fini militari. I bambini che possono andare a scuola spesso seguono le lezioni in classi sovraffollate e in edifici con acqua e servizi igienico-sanitari, elettricità, riscaldamenti e impianti di ventilazione insufficienti.

Le Nazioni Unite possono confermare circa 700 attacchi contro scuole e personale scolastico in Siria da quando sono iniziate le verifiche di atti di gravi violazioni dei diritti dei bambini. Lo scorso anno sono stati confermati 52 attacchi.

Anche se la guerra continua, l’istruzione rimane un faro per milioni di bambini. È un diritto che dovrebbe essere protetto e preservato. Chiediamo a tutte le parti coinvolte nei combattimenti di interrompere gli attacchi contro strutture e personale scolastico in Siria.

Continuiamo a supportare l’istruzione in Siria attraverso tanti partner, ma i fondi stanno finendo. Il settore dell’istruzione è cronicamente sottofinanziato. Lo scorso anno, il nostro appello congiunto per l’istruzione ha ricevuto solo un terzo dei fondi richiesti inizialmente. Finanziamenti continuativi e di lungo periodo aiuteranno a colmare il gap e reinserire i bambini nei percorsi scolastici, fornendo loro le competenze di cui hanno bisogno per ricostruire il loro paese quando tornerà la pace.

Dichiarazione congiunta del Coordinatore Regionale Umanitario per la Crisi in Siria Muhammad Hadi
e del Direttore Regionale UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa Ted Chaiban

26/01/2021

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