Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione - Edizione 2025 Bullismo e cyberbullismo: dati, impegni e protocolli per un’alleanza educativa nazionale
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Al Palazzo dell’Informazione (Adnkronos) si è svolta oggi l’edizione 2025 degli Stati Generali dell’Educazione e della Prevenzione, promossa dall’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile con il Patrocinio UNICEF Italia: una giornata di confronto tra istituzioni, scuola, terzo settore e mondo dello sport per costruire risposte concrete alle emergenze educative che riguardano bambini e adolescenti. Obiettivo: passare dalle denunce all’azione, consolidando una rete stabile di prevenzione e intervento sul territorio.
Il Presidente UNICEF Nicola Graziano: “Siamo accanto all’Osservatorio Nazionale perché condividiamo la stessa missione, proteggere i ragazzi, ascoltarli e offrire loro strumenti concreti per crescere in un ambiente sicuro e rispettoso.”
Al centro dei lavori tre direttrici: dati, politiche pubbliche, alleanze educative. In apertura i saluti istituzionali e un’agenda fitta di contributi: tra gli altri, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Vice Presidente della Camera Giorgio Mulè, membri di Governo e Parlamento, rappresentanti di Roma Capitale e della Polizia di Stato; quindi il panel “La forza dello sport” con Marco Di Paola Vice Presidente del CONI, Giusy Versace, Annalisa Minetti, e il panel “Strumenti e azioni” con magistrati, dirigenti scolastici, esperti e mondo associativo.
Hanno moderato i giornalisti Fabio Tamburini, Francesco Maesano e Claudio Brachino.
Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile: «I numeri che presentiamo oggi non sono statistiche: sono volti e storie. Se un ragazzo su tre ha sperimentato il bullismo e quasi uno su due lo vede accadere, significa che la prevenzione non può essere un progetto a tempo.”
I numeri del rapporto - sondaggio 2025
La nuova relazione-sondaggio presentata oggi fotografa un fenomeno diffuso e non episodico:
- Bullismo vissuto: oltre 1 studente su 3 (34%) dichiara di aver subito atti di bullismo “da poche volte” a “ogni giorno”; oltre il 5% li subisce con frequenza elevata.
- Bullismo osservato: circa la metà degli studenti assiste ad episodi a scuola o nei luoghi di vita; tra questi, quasi 1.700 riferiscono una frequenza medio-alta.
- Cyberbullismo: quasi 1 studente su 3 (32%) riferisce di averlo subìto almeno una volta; 3,3% lo subisce con frequenza elevata. La fascia più esposta è quella 12–15 anni.
- Disagio e solitudine: il 54% degli studenti si sente solo almeno “a volte”; il 18% “spesso/ogni giorno”, segnale di sofferenza emotiva che impatta su benessere e rendimento.
I risultati convergono su una priorità: dalla gestione episodica a una strategia continuativa di prevenzione in classe, peer education, formazione degli adulti e alleanze scuola-famiglie-territorio.
Chiaro e diretto il Sottosegretario all’Istruzione On. Paola Frassinetti: “Quando parliamo di disagio giovanile, di bullismo e cyberbullismo, la scuola ha il compito di formare e di creare occasioni sistematiche di prevenzione con una politica integrata di rete e di valorizzazione del terzo settore e dei territori. Siamo tutti pienamente consapevoli dell’urgenza di promuovere tra le studentesse e gli studenti una cultura delle relazioni fondata sull'empatia, sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle differenze e in tal senso il ministero che rappresento è intervenuto con una pluralità di azioni che muovono verso una profonda riforma del nostro sistema scolastico."
Il contesto nazionale - trend e percezioni
Il Questore Emanuele Ricifari ha portato gli ultimi dati raccolti della Direzione Centrale della Polizia Criminale (rapporto maggio 2024), nel 2023 le segnalazioni di minori denunciati/arrestati calano del 4,15% sul 2022, ma sul lungo periodo (2010-2022) si registra un +15,34%; diminuiscono furti e percosse, crescono rapine (+7,69%) e violenze sessuali (+8,25%). Istat evidenzia l’aumento tra il 2010 e il 2022 di oltre il 50% del tasso annuale medio di autori di reato per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni e un legame stretto con povertà educativa. Dati che rafforzano l’urgenza di interventi strutturali e politiche integrate.
La Senatrice Mariastella Gelmini, già Ministro dell’Istruzione, è intervenuta con grande energia: “La battaglia contro il bullismo e il cyberbullismo non ha colore politico e deve vedere l’impegno di tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Nessuno escluso. È giunto il momento di affrontare questi problemi con un piano nazionale di prevenzione, potenziando i servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, rendendo strutturare il sostegno psicologico per gli adolescenti, coinvolgendo tutte le istituzioni formative e – perché no? – i social network, che spesso assorbono gran parte della vita dei nostri ragazzi. E sono convinta della necessità di sostenere la rete degli oratori, luoghi di aggregazione che possono essere un vero argine al disagio giovanile. I ragazzi sono sempre più fragili e soli davanti ad uno schermo, hanno invece bisogno di luoghi fisici in cui incontrarsi, confrontarsi e crescere."
La presentazione dei progetti e le firme dei protocolli
Nel corso dell’evento è stato presentato il progetto di Città Metropolitana di Roma con il Vicesindaco Pierluigi Sanna; E’ intervenuta la consigliera delegata al Digitale Alessia Pieretti che ha creduto fortemente nel lavoro dell’Osservatorio finanziando un grande progetto di Peer Education per tutti i comuni della Provincia di Roma: "Con questo protocollo d’Intesa vogliamo portare nei Comuni della Città metropolitana di Roma un progetto che diffonde cultura digitale, prevenzione e rispetto: valori in cui credo profondamente e che sono alla base della crescita dei nostri ragazzi".
E’ stata poi la volta della firma dei Protocolli d’intesa con
• Unione Nazionale Camere Minorili con la Presidente Erminia Contini;
• Gruppo DEDEM S.p.A. con l’Amministratore Delegato Alberto Rizzi. Questo protocollo, siglato con l’azienda che produce e gestisce tutte le cabine fototessera italiane, porterà alla nascita di Blue Box, un innovativo progetto che trasforma le storiche cabine fototessera in punti di primo contatto contro bullismo e cyberbullismo. Un presidio diffuso sul territorio nazionale che unisce tecnologia e responsabilità sociale, con l’obiettivo di restituire ascolto, protezione e fiducia ai più giovani.
• Federazione Italiana Scherma con il Presidente Luigi Mazzone. Un accordo importante con tanti testimonial di grande valore, lo sport come attività di prevenzione e formazione, come presidio educativo, educazione digitale e punti di primo ascolto.
La visione: perché gli Stati Generali
Gli Stati Generali nascono come luogo stabile di proposta: mettere al centro i ragazzi, attivare reti territoriali, coinvolgere scuola, famiglie, sport e media e rendere replicabili i progetti che funzionano (peer education, sportelli psicologici, alfabetizzazione digitale, protocolli con federazioni e istituzioni).